Thuram: «Questa Inter non si vuole più fermare». Non solo scudetto, Tikus punta anche alla Champions

Thuram: «Questa Inter non si vuole più fermare». Non solo scudetto, Tikus punta anche alla Champions

di Alessio Agnelli
«Facile parlare ora, ma questa Inter esiste e vince trofei da 3 anni. Non vogliamo fermarci». Firmato Markus Thuram, uno dei volti nuovi e più sorridenti della corazzata grandi numeri di Inzaghi.
Le statistiche sono impressionanti: 72 punti in 27 giornate di A, 15 e 16 lunghezze di vantaggio su Juventus e Milan, miglior attacco (69 gol fatti) e miglior difesa (13 gol subiti) di Italia e di Europa. E, in più, 12 vittorie su 12 nel 2024 tra campionato e coppe, con un filotto di 9 successi consecutivi in serie A che ha avvicinato ulteriormente la Beneamata a scudetto e seconda stella.
Ma, ai microfoni di GQ, il primogenito di Lilian Thuram parte dall'inizio del progetto Inzaghi, «perché questo gruppo non è nato l'anno scorso, esiste da tre anni e nella passata stagione ha perso una finale di Champions che avrebbe potuto vincere - ha sottolineato Tikus -. I miei compagni hanno già vinto trofei e abbiamo intenzione di continuare a farlo anche quest'anno. Certo, è facile aprire gli occhi ora, perché sta andando tutto molto bene, ma è un percorso che dura da anni».
Quasi tre, per la precisione. E accompagnati da 3 Supercoppe di Lega e 2 Coppe Italia vinte agli ordini del piacentino, più uno scudetto nella stagione precedente con Conte in panchina. «Il segreto? La cosa più importante è amare il calcio. Quando ami giocare, ami anche tutta la fatica, gli aspetti meno divertenti di questo sport, ti sforzi sia per te che per il compagno. E in questa Inter non c'è nessuno che non ami il calcio», la chiosa di Thuram, già a 12 reti (10 in A) e 7 assist (tutti in campionato) in stagione.
«Siamo un gruppo di venticinque persone, alle quali devi aggiungere lo staff, che è felice di passare il tempo insieme e di lavorare uno per l'altro - ha concluso il transalpino -. Un gruppo non è un giocatore più un giocatore, è una squadra. Io non mi vedo da fuori, ma penso che sia questo che si percepisce di noi da spettatore». Ossia la grande compattezza ed unità di intenti.
Sul versante campo di gioco, invece, un giorno di meritato riposo, dopo il Genoa, per Lautaro e compagni. L'Inter tornerà ad allenarsi ad Appiano in giornata: nessun allarme per Frattesi, atteso in gruppo per la prima seduta in ottica Bologna, e buone chance anche per Calhanoglu, quasi recuperato e in procinto (forse già oggi) di riaggregarsi nel lavoro con la squadra.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Marzo 2024, 07:51

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