La Signora si fa giovane: a Napoli una Juve con l'età più bassa. Il precedente? Con Lippi nel 1997

La Signora si fa giovane: a Napoli una Juve con l'età più bassa. Il precedente? Con Lippi nel 1997

di Timothy Ormezzano
Altro che Vecchia Signora. La linea verde voluta dagli alti comandi bianconeri si vede, si sente, si tocca. Come ha sottolineato la stessa Juventus, domenica sera a Napoli si è visto l'undici titolare bianconero più giovane di questa stagione: appena 26 anni e 14 giorni di media a giocatore. A partita in corso, poi, sono entrati due classe 2005 come Yildiz e Nonge (nelle foto insieme a Iling-Junior), ad abbassare ulteriormente l'età media.
Per trovare una Juventus più giovane, bisogna tornare indietro di oltre un quarto di secolo: al 9 novembre 1997 quando, sempre in un match contro il Napoli, il tecnico Lippi mandò in campo una squadra con un'età media di 25 anni e 339 giorni, appena inferiore di quella vista domenica allo stadio Maradona.
«In campo avevamo ben quattro ragazzi nati tra il 2003 e il 2005 ha sottolineato Allegri -. L'anno scorso partiremo con un gruppo che ha già fatto esperienze importanti». Insomma, il presente può essere al di sotto delle aspettative, specie ora che, dopo 3 sconfitte dei bianconeri nelle ultime 5 giornate, l'Inter è volata addirittura a +15. Ma questo percorso di crescita e di rilancio, imperniato sui giovani (in cinque anni 31 giocatori della Juve Next Gen hanno esordito in prima squadra: il primo fu Hans Nicolussi-Caviglia nel 2019, l'ultimo Leonardo Cerri lo scorso febbraio), appare come la strada più giusta per un club che vuole essere sempre più sostenibile. Di fatto, nessuna big ha un organico più giovane di quello dell'ex Vecchia Signora. Del resto, Juventus in latino vuol dire gioventù. L'Inter ha l'età media più alta (28,7 anni), seguita da Lazio (28,2) e Roma (27,5), mentre il Napoli è la quinta squadra più vecchia (26,2). Stanno uscendo ormai dalla categoria dei giovani i classe 2000 Vlahovic e Kean. Il primo domenica contro l'Atalanta sarà squalificato (largo a Chiesa e Milik, con Yildiz di scorta), mentre il secondo tornerà in panchina dopo uno stop durato ben tre mesi che ha fatto saltare anche il suo trasferimento a gennaio all'Atletico Madrid. Ieri Kean si è regolarmente allenato in gruppo, mentre Perin, McKennie e Rabiot hanno continuato il loro lavoro personalizzato. È ancora presto per i verdetti. Ma secondo quanto filtra dalla Continassa, i primi due hanno più chance di farcela di Rabiot, che rischia un nuovo forfait.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Marzo 2024, 07:50

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