Inter, Shaqiri out: Mancini con Kovacic
per tentare la rimonta sul Wolfsburg

Inter, Shaqiri out: Mancini con Kovacic ​per tentare la rimonta sul Wolfsburg

di Alessio Agnelli
MILANO - Contro il Wolfsburg senza Xherdan Shaqiri. A dispetto del velo di moderato ottimismo, filtrato da staff sanitario e tecnico tra domenica e lunedì, è questa, infatti, l'ardua sentenza delle visite mediche sostenute, nella prima mattinata di ieri presso la clinica Humanitas di Rozzano, dal 23enne svizzero, ko al 24' del primo tempo di Inter-Cesena per «un'elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra».





Con prognosi di una decina di giorni per il ritorno in campo. E con buona pace di Roberto Mancini, che non potrà contare sul suo miglior giocatore nella sfida dentro o fuori di Europa League con De Bruyne e compagni. Per Shaq forfait certo anche nel posticipo di campionato di domenica a Marassi contro la Samp di Mihajlovic ed Eto'o, ma è l'assenza di domani a preoccupare maggiormente il Mancio, che è stato causa dei suoi mal (per il mancato turnover dell'ex Bayern contro il Cesena) e si ritrova ora con gli uomini contati (Podolski e Brozovic non inseriti nella lista Uefa) a centrocampo e in avanti.



Contro i tedeschi, infatti, due le possibili alternative al folletto di origini kosovare (pronto, tra l'altro, a rispondere alla convocazione del ct svizzero Petkovic per la gara del 27 con l'Estonia, durante la sosta) sulla trequarti: Mateo Kovacic, in pole position e il Profeta Hernanes, ad inseguire e in ballottaggio anche con Kuzmanovic per un posto in mediana (con Guarin e Medel). Come due gli uomini a disposizione (oltre a Puscas e Bonazzoli) in attacco: Icardi e Palacio, obbligati agli straordinari.



«Tre motivi per credere nella remuntada? Perché è una gara da dentro fuori. Perché speriamo e magari succede - ha sottolineato capitan Ranocchia a Sky - che loro arrivano rilassati, visto il 3-1 dell'andata e perché giochiamo in casa e tutti i nostri tifosi ci daranno una mano. Non dobbiamo avere fretta, è una partita da giocare su 90 minuti». Con calma e senza «concedere o rischiare niente - ha concluso l'azzurro -. C'è in palio il passaggio ai quarti di finale, sarà una qualificazione tutta da giocare, per noi e per loro».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Marzo 2015, 09:49

© RIPRODUZIONE RISERVATA