Salernitana-Inter, Di Napoli: «Per i granata la salvezza è a un passo» Intervista nell'inserto di Leggo sulla partita

Di Napoli, l’eroe della promozione in B nel 2008: «Salerno è sempre nel mio cuore»

Salernitana-Inter, Di Napoli: «Per i granata la salvezza è a un passo» Intervista nell'inserto di Leggo sulla partita

di Piergiorgio Bruni

È l’uomo che nel 2008, a suon di gol e magie, ha trascinato la Salernitana verso la promozione in serie B, fregiandosi anche del titolo di capocannoniere. Arturo Di Napoli, per i tifosi granata, è molto più di un semplice “bomber”. Amato dalla gente per la sua abilità in campo e la correttezza fuori, col club dell’ippocampo ha giocato oltre 70 gare e messo a segno quasi una 40ina di reti. Ma nel curriculum di “Re Artù”, nato a Milano da una famiglia originaria di San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia orientale di Napoli, c’è pure una fugace apparizione all’Inter nel 1997.

Questo articolo fa parte dell'inserto di Leggo su Salernitana-Inter che verrà distribuito venerdì 7 aprile allo stadio Arechi di Salerno prima della partita delle ore 17


Salernitana-Inter, Davide contro Golia: che partita si aspetta?
«In questo momento il mio cuore è abbastanza diviso, anche se ho un grande rapporto con la piazza di Salerno. Nonostante i nerazzurri abbiano una rosa molto più competitiva, sarà comunque una grande festa: per i granata l’obiettivo salvezza è a un passo». 


Che significato assumerebbe un successo contro i nerazzurri? 
«A livello di prestigio varrebbe tanto per città, giocatori, allenatore e tifoseria. Poi, ovviamente, i 3 punti darebbero uno slancio quasi decisivo in ottica salvezza».

 
Qual è l’errore da non commettere? 
«Per scrivere una pagina importante nella storia della Salernitana sarà necessario fare la partita perfetta: giocando per vincere, senza timori reverenziali». 


E se dovesse perdere? 
«In casa contro l’Inter non sarebbe scandaloso, l’importante sarebbe farlo in un certo modo». 


Come immagina questo finale di stagione della Salernitana? 
«In Serie A non ti puoi permettere di abbassare la guardia.

Non sei salvo finché l’aritmetica non te lo dice. Perciò, bisogna proseguire il percorso iniziato e fare punti con tutti». 


Il patron Danilo Iervolino è garanzia per un futuro di livello? 
«Ho avuto il piacere di conoscere la proprietà della Salernitana e ho constatato con mano il grande potenziale. L’anno scorso ha fatto 2 miracoli: conquistare la salvezza, anche grazie a Davide Nicola (il precedente allenatore, ndr), e salvare la società dal fallimento. Il Presidente investe e lo fa senza paura: l’arrivo di Paulo Sousa, ad esempio, ha dato una mentalità diversa al popolo granata. E anche in tal senso, Iervolino è stato lungimirante».


Che cosa non ha funzionato nell’Inter di quest’anno? 
«Inzaghi sta facendo un grandissimo lavoro: portando titoli e valorizzando giocatori. E non scordiamo che l’Inter non raggiungeva i quarti di Champions da parecchi anni. Purtroppo, però, la continuità è venuta meno». 


Paulo Sousa oppure Simone Inzaghi? 
«Vado per il Made in Italy: Inzaghi. Però auguro al portoghese di portare in alto la mia Salernitana». 


Chi andrà in Champions e chi, invece, scenderà in serie B? 
«Rispetto ad Atalanta, Roma e Lazio, le milanesi hanno qualcosa in più. Per Juve dipenderà se le ridaranno o meno i punti tolti. Per quanto riguarda la zona retrocessione, penso che soltanto il Verona possa, ma con poche possibilità, ancora sperare».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2023, 17:39

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