Inter, per il dopo Pioli c'è Simeone in pole: Suning disposta a pagare

Inter, per il dopo Pioli c'è Simeone in pole: Suning disposta a pagare

di Alessio Agnelli
Simeone-Suning, nuovo contatto ma attenzione al runner-up Antonio Conte. In attesa di capire se Stefano Pioli sarà meritevole di riconferma e di visto per la Champions, condicio sine qua non per la prosecuzione del rapporto con l’Inter, dalle parti di corso Vittorio Emanuele sono già iniziate le grandi manovre del colosso di Nanchino per gli eventuali sostituti del tecnico emiliano in caso di euro-flop.

In pole position c’è Diego Pablo Simeone, auto-candidatosi in tempi non sospetti e contattato a inizio settimana da un rappresentante di Suning per un possibile approdo alla Pinetina dai primi di luglio. Ma, se il Cholo non ha chiuso del tutto la porta, a sbarrarla potrebbe essere l’Atletico Madrid, con cui l’ex nerazzurro (dal ‘97 al ‘99) è sotto contratto fino al 30 giugno 2018. «Simeone è il nostro allenatore - ha sottolineato il presidente dei Colchoneros, Enrique Cerezo -. Decide lui, noi abbiamo fiducia nelle sue decisioni e vogliamo che continui». Fermo restando una clausola di recesso di 40 milioni più Iva (sui 50 in totale), che potrebbe riaprire il discorso con l’ok del Cholo ed avvicinarlo all’Inter. Tramite Kia Joorabchian, Suning avrebbe, infatti, manifestato ai dirigenti dell’Atletico l’intenzione di pagarne una cospicua parte, a titolo di risarcimento. E, da Madrid, potrebbe arrivare il nulla osta dei Colchoneros, previo patto di esclusiva tra Simeone e il club di Cerezo per la Liga. Insomma, tutti pazzi per il Cholo in casa Inter. Dai tifosi alla dirigenza e alla proprietà, a caccia di un allenatore di caratura internazionale.

Simeone godrebbe, infatti, della fiducia incondizionata di tutto l’ambiente. Meno, invece, Antonio Conte, visti i trascorsi da bianconero, ma sempre in cima ai pensieri di Zhang Jindong con Simeone. Dopo un anno a Londra senza famiglia, l’ex juventino potrebbe infatti cedere alle lusinghe nerazzurre e lasciare il Chelsea a Premier vinta. Più staccati, invece, gli altri candidati italiani alla successione di Pioli. Luciano Spalletti, terzo incomodo e con il giusto appeal oltreconfine. E gli outsider Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, forse all’ultima stagione con Juve e Napoli. Mission impossible, o quasi, Josè Mourinho.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Marzo 2017, 09:30

© RIPRODUZIONE RISERVATA