Grecia, Tsipras sospende campionato di calcio
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Grecia, Tsipras sospende il campionato di calcio dopo le violenze choc al derby di Atene

di Marco Lobasso
ROMA - La Grecia usa il calcio per dare un segnale forte all’Europa: sospensione immediata e a tempo indeterminato della Super League, dopo gli ultimi incidenti nel derby tra Panathinaikos Atene e Olympiacos Pireo.











Un rigore greco, inteso questa volta come atto collaborativo con la Ue e non come penalty calcistico. Ma un rigore che vuole rappresentare un segnale importante da qui fino a luglio, per il complicato futuro economico della Grecia. Per il premier Tsipras «la sicurezza è inadeguata» e, insieme al viceministro dello sport Kontonis, ribadisce che la Super League ripartirà solo quando i 18 club del massimo campionato introdurranno ticket elettronici e telecamere di sicurezza in tutte le partite. Troppo gravi gli incidenti di Atene di domenica scorsa, con il calciatore nigeriano Olaitan ricoverato per problemi al cuore dovuto allo spavento per gli incidenti, con Kasami dell’Olympiacos (che ha giocato nelle giovanili della Lazio) colpito alla testa da un petardo e con il tecnico Anastasiou centrato da un bicchiere lanciato dagli spalti.











Inevitabile il pugno di ferro. Tsipras ha così stoppato il calcio ellenico, lo sport più amato e più seguito nel Paese. E il pugno duro fa notizia, proprio nel giorno in cui si profila un terzo piano di salvataggio a favore della Grecia nella prossima estate. Le fonti sono tedesche: a luglio alla Grecia serviranno altri 20 miliardi per andare avanti. Notizia in pratica confermata dal ministro delle finanze Varoufakis: «Ora non abbiamo problemi di liquidità col settore pubblico. Ma li avremo nel ripagare le rate a Fmi e poi alla Bce in luglio». Lo stesso ministro ha confermato che la Grecia coopererà con Ue, Fmi e Bce, con il coordinamento Ue e che l’accordo ponte firmato fino a luglio darà al Paese la possibilità di un nuovo piano di rientro con i propri creditori. Poi la frenata sulle attese privatizzazioni: «Non svenderemo i gioielli di famiglia, ma quelle già completate non saranno annullate». Come conferma il ministro dell'Energia Lafazanis: «La Grecia non procederà con il programma di privatizzazioni nel campo dell'Energia». Rigore solo nel calcio.



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Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Febbraio 2015, 09:14

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