Federcalcio, Malagò contro Tavecchio, Ulivieri: "Non lo riconosco più come capo del Coni"

Federcalcio, Malagò contro Tavecchio, Ulivieri: "Non lo riconosco più come capo del Coni"

di Redazione Sport
Ulivieri sta con Tavecchio dopo l'affondo di ieri di Malagò contro il numero uno della Federcalcio («Se fossi in lui mi dimetterei»). Ecco le parole del presidente dell'Assoallenatori uscendo dal vertice in Figc: «Il Coni non può chiedere nulla, questo per chiarire. Malagò è stato molto inopportuno nella sua intervista di ieri. Si è fatto la domanda e si è risposto da solo. Io non lo riconosco più come mio capo. La cosa mi è garbata poco. Il presidente federale si è detto disponibile ad andare avanti e adesso verrà in Consiglio federale per vedere se ha la fiducia».

Ancelotti potrebbe essere il nuovo ct azzurro? «Ancelotti sicuramente è un grande allenatore e una grande persona, sarebbe una scelta importante - ha risposto Ulivieri -. Ma vanno fatte altre considerazioni, dobbiamo parlare con lui e guardarci intorno. È presto per parlare di ct, ci sono dei tempi da rispettare». Cosa pensa il presidente dell'Assoallenatori di Ventura? «Io dico sempre agli allenatori che le dimissioni non dovrebbero far parte del vocabolario - spiega -.
Credo che questa mattina si sia incontrato con Tavecchio e abbiano deciso».


«Ulivieri non mi riconosce come capo dello sport? Solo perché ho detto che al posto di Tavecchio mi sarei dimesso? Non polemizzo, è una sua opinione». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, risponde così al numero uno dell'Aiac e vicepresidente della Figc, Renzo Ulivieri. «Non polemizzo - ha aggiunto Malagò a margine della presentazione del libro di Franco Carraro al Coni - ognuno può rispondere come crede. Non mi sembra di essere una persona che non ha stile ed educazione. Però va bene quello che dice Ulivieri se ritiene che questo sia un pensiero condiviso, ognuno poi lo giudica».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Novembre 2017, 09:24

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