Italia-Portogallo, Conte conferma il 4-3-3:
prove di Europeo con Immobile e Ranocchia
di Luciano Danza
L'Italia, che ha pareggiato 1-1 in Croazia, ha guadagnato una posizione e adesso è al settimo posto, mentre il Belgio è l'unica nazionale scesa nella top ten, dopo la sconfitta per 1-0 in casa del Galles. L'Italia proverà ad allungare la striscia vincente di sei successi consecutivi con il Portogallo, la cui ultima vittoria sull'Italia risale al dicembre 1976. Ginevra porta bene all'Italia, che nei 10 incontri disputati nella città svizzera non ha mai perso, collezionando quattro pareggi nelle ultime amichevoli con Costa D'Avorio (1-1), Svizzera (doppio 1-1) e nell'ultimo precedente con il Brasile del 21 marzo 2013 (2-2).
IL CT IN SELLA
Conte ha ritrovato entusiasmo, è sempre sul pezzo. Oggi più che mai. «Non mi è mai balenata l'idea di lasciare. Io pretendo sempre molta chiarezza e qualcuno può azzardare di prevedere le mie azioni. Nonostante ci siano stati momenti difficili non ho mai pensato di lasciare. Ho preso un impegno verso l'Italia e gli italiani», le parole del ct. «Io solo? Non è importante come io mi senta, quello che importa è che abbia metabolizzato ciò che mi si chiede: sono concentrato sul lavoro senza guardarmi intorno.
Darmi un voto? Non sono abituato, ho lavorato tanto come sempre, forse ho anche ecceduto. La Nazionale deve avere sentimento, passione, entusiasmo, il sacrificio nel Dna. Le scelte in funzione dell'Europeo? Dico solo che i giocatori più giocano e più hanno chance di venire in Francia». Come a dire: occhio alle scelte di mercato. Il tecnico si riferisce soprattutto a Immobile. Stasera il Portogallo, altre prove tecniche. «Da parte dei giocatori c'è una grande professionalità, tutti tengono alla maglia. Bisogna lavorare se si vogliono ottenere risultati. Cerco di lavorare sulla testa, voglio che la squadra acquisti mentalità e capisca la differenza tra vincere e non vincere».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Giugno 2015, 08:18