Tour de France, Nibali vince la 18a tappa e
ipoteca la maglia gialla: "Il padrone sono io"
di Marco Lobasso
Nibali ieri ha staccato tutti, ancora una volta: più di un minuto al secondo, Pinot a 1'10”, con Valverde, lo spagnolo più pericoloso, che quasi naufraga (ora è quarto a 7'25”).
«Sull'Hautacam non volevo vincere solo per la classifica, ma per la squadra - ha spiegato il fuoriclasse siciliano al termine della prova -, che ha lavorato tantissimo, alla grande, e per me stesso. Volevamo questa vittoria nell'ultima tappa sui Pirenei e l'abbiamo ottenuta. È chiaro che adesso ho un vantaggio molto buono: posso stare un po' più tranquillo. Sarà comunque difficile; la prossima tappa mi riposerò e poi penso a far bene anche nella crono».
Domenica Nibali sarà il settimo ciclista italiano a vincere il Tour dopo Bottecchia, Bartali e Coppi (tutti 2 successi), Nencini, Gimondi e Pantani. Un italiano re a Parigi, sui Campi Elisi, 16 anni dopo Marco Pantani, proprio nell'anno in cui si è celebrato il decimo anniversario della scomparsa del Pirata: bella coincidenza davvero.
Non solo, salirà anche a 18 maglie gialle consecutive: mai nessun italiano era riuscito in questa impresa. E lo Squalo dello Stretto siciliano non ha nemmeno 30 anni (li compirà a novembre), con tanto tempo ancora davanti per tornare al Tour da protagonista.
Il Tour di Nibali giorno dopo giorno più vincente: Contador e Froome caduti, i due sue grandi avversari, erano stati già avvisati. L'Italiano, terzo al Tour nel 2012, aveva già vinto una tappa e dato segnali forti. Fortissimi. Il siciliano dell'Astana, che in carriera ha già vinto la Vuelta 2010 e il Giro d'Italia 2013, si appresta così a entrare in quella specie di Hall of fame del ciclismo, della quale fanno parte i vincitori delle tre grandi corse a tappe. Non nomi qualsiasi, mostri sacri dei pedali: Eddy Merckx, Bernard Hinault, Jacques Anquetil, Alberto Contador, Felice Gimondi. Campioni colossali. E se un giorno vincerà il Mondiale, sarà ancora di più nella storia. In Italia solo Gimondi ci è riuscito; nel mondo solo Merckx e Hinault. C'è tempo per il Mondiale. Intanto, godiamoci il Tour. Mancano tre giorni, una lunga passerella. Nessuno tocchi lo Squalo azzurro fino ai Campi Elisi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Luglio 2014, 12:01
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