Tour de France, Nibali vince la 18a tappa e
ipoteca la maglia gialla: "Il padrone sono io"

Tour de France, Nibali vince la 18a tappa e ​ipoteca la maglia gialla: "Il padrone sono io"

di Marco Lobasso
ROMA - Il Tour ormai suo. Al diavolo la cabala: Nibali vince sull'Hautacam la 18 tappa, l'ultima in salita. Da solo, quarta vittoria, 16 maglia gialla consecutiva, record su record battuti. Giro di Francia ipotecato, dominato. Stravinto, anche se mancano tre giorni all'apoteosi a Parigi. Il ciclismo italiano in paradiso, improvvisamente, inaspettatamente. Dopo tante delusioni in gara e nelle drammatiche questioni del doping. E guardando la classifica generale, vedendo i francesi tutti dietro Nibali (2 Pinot, 3 Peraud, 5 Bardet) viene in mente, inevitabilmente, la mitica canzoncina di Paolo Conte dedicata a Bartali quando vinceva il Tour: Tra i francesi che s'incazzano, che le balle ancor gli girano....





Nibali ieri ha staccato tutti, ancora una volta: più di un minuto al secondo, Pinot a 1'10”, con Valverde, lo spagnolo più pericoloso, che quasi naufraga (ora è quarto a 7'25”).

«Sull'Hautacam non volevo vincere solo per la classifica, ma per la squadra - ha spiegato il fuoriclasse siciliano al termine della prova -, che ha lavorato tantissimo, alla grande, e per me stesso. Volevamo questa vittoria nell'ultima tappa sui Pirenei e l'abbiamo ottenuta. È chiaro che adesso ho un vantaggio molto buono: posso stare un po' più tranquillo. Sarà comunque difficile; la prossima tappa mi riposerò e poi penso a far bene anche nella crono».



Domenica Nibali sarà il settimo ciclista italiano a vincere il Tour dopo Bottecchia, Bartali e Coppi (tutti 2 successi), Nencini, Gimondi e Pantani. Un italiano re a Parigi, sui Campi Elisi, 16 anni dopo Marco Pantani, proprio nell'anno in cui si è celebrato il decimo anniversario della scomparsa del Pirata: bella coincidenza davvero.

Non solo, salirà anche a 18 maglie gialle consecutive: mai nessun italiano era riuscito in questa impresa. E lo Squalo dello Stretto siciliano non ha nemmeno 30 anni (li compirà a novembre), con tanto tempo ancora davanti per tornare al Tour da protagonista.



Il Tour di Nibali giorno dopo giorno più vincente: Contador e Froome caduti, i due sue grandi avversari, erano stati già avvisati. L'Italiano, terzo al Tour nel 2012, aveva già vinto una tappa e dato segnali forti. Fortissimi. Il siciliano dell'Astana, che in carriera ha già vinto la Vuelta 2010 e il Giro d'Italia 2013, si appresta così a entrare in quella specie di Hall of fame del ciclismo, della quale fanno parte i vincitori delle tre grandi corse a tappe. Non nomi qualsiasi, mostri sacri dei pedali: Eddy Merckx, Bernard Hinault, Jacques Anquetil, Alberto Contador, Felice Gimondi. Campioni colossali. E se un giorno vincerà il Mondiale, sarà ancora di più nella storia. In Italia solo Gimondi ci è riuscito; nel mondo solo Merckx e Hinault. C'è tempo per il Mondiale. Intanto, godiamoci il Tour. Mancano tre giorni, una lunga passerella. Nessuno tocchi lo Squalo azzurro fino ai Campi Elisi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Luglio 2014, 12:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA