Rugby, al via la coppa del mondo, sabato Italia-Namibia. Innocenti: «Vogliamo giocarci i quarti con la Francia»

Nel girone degli azzurri anche l'Uruguay e la super potenza Nuova Zelanda

Rugby, al via la coppa del mondo, sabato Italia-Namibia. Innocenti: «Vogliamo giocarci i quarti con la Francia»

di Massimo Sarti

Domani prenderà il via la decima edizione della Coppa del Mondo di rugby, che radunerà in Francia sino al 28 ottobre il meglio della palla ovale internazionale. Il primo match sarà già da leccarsi i baffi: i padroni di casa della Francia, contro gli All Blacks della Nuova Zelanda, due delle squadre più forti al Mondo. Si giocherà domani alle 21.15 a Saint-Denis, per inaugurare il girone A, lo stesso dell'Italia, che esordirà sabato alle 13 a Saint-Étienne contro la Namibia, sulla carta l'avversaria più abbordabile. Il commissario tecnico degli azzurri, il neozelandese Kieran Crowley, ha annunciato il XV che partirà dall'inizio contro gli africani. Il cammino dell'Italia proseguirà il 20 settembre contro l'Uruguay, per poi incrociare i due mostri sacri che la sorte ha voluto nel nostro raggruppamento: il 29 settembre contro la Nuova Zelanda e il 6 ottobre contro la Francia. Le prime due di ciascuno dei quattro gruppi si qualificheranno per i quarti di finale, traguardo mai raggiunto dagli azzurri in una Coppa del Mondo. Un sogno (visto il girone) in questa edizione, ma ci sono altri obiettivi, come ha sottolineato il presidente della Federazione Italiana Rugby Marzio Innocenti (capitano della Nazionale nella prima Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda), ospite alla presentazione del palinsesto rugby di Sky, che trasmetterà in diretta (e in streaming su NOW) tutte le 48 gare della coppa, con commenti, studi dedicati e una squadra folta di telecronisti e commentatori tecnici. 19 match della competizione (tra cui tutti quelli dell'Italia) saranno diffusi poi in chiaro da RaiSport e Rai2.

Presidente, l'Italia si appresta ad iniziare la Coppa del Mondo circondata da una certa fiducia...

«C'è fiducia perché i ragazzi hanno lavorato bene, è da novembre dell'anno passato che stanno facendo grandi partite. Non abbiamo vinto sempre, ma siamo andati vicini al risultato. E ci siamo imposti in alcuni match importanti. Ultimamente in preparazione li ho visti in crescita, con il Giappone (il test-match disputato a fine agosto a Treviso e vinto 42-21 dagli azzurri) probabilmente è stata una delle migliori partite degli ultimi anni per il gioco espresso. Sì, siamo in Francia con grande fiducia».

Si comincia contro la Namibia in un girone in cui ci sono le superpotenze Francia e Nuova Zelanda. Non proprio fortunata l'Italia visto che passano ai quarti le prime due...

«Ovviamente giocare in un gruppo dove ci sono due delle favorite alla vittoria finale non è una grande fortuna, ma certamente è un grande stimolo.

Abbiamo un calendario che ci fa partire con una squadra importante, ma non fortissima come la Namibia. L'Uruguay sarà più complicato. Poi arriveranno loro, Nuova Zelanda e Francia. Se tutto andasse per il verso giusto arriveremmo alle ultime due gare con una grande carica. Vinciamo le partite che dobbiamo vincere, poi il sogno sarebbe di giocarsi i quarti con la Francia» .

Più concretamente c'è però un altro obiettivo. Battere Namibia e Uruguay per arrivare terzi e staccare la qualificazione diretta per la Coppa del Mondo del 2027...

«Questo è l'obiettivo, il primo per l'Italia. Abbiamo visto il calcio che non si qualifica da due Mondiali e quanti problemi girano attorno a questo fatto. Pensiamo a ottenere il pass per il 2027, poi ci concentreremo sulla ulteriore strada da fare in questa Coppa del Mondo».

Sarebbe una strada storica...

«È storico tutto quello che non hai mai fatto (raggiungere i quarti in una Coppa del Mondo, ndr), diciamo che sarebbe un'accelerazione del nostro percorso di crescita».

Nel gruppo di capitan Lamaro, si aspetta qualcosa di speciale da uno o più azzurri in particolare?

«Me lo aspetto da tutti e 33. C'è davvero bisogno di tutti, in campo e fuori dal campo. Ci aspettiamo più del massimo da tutti, staff compreso» .

Francia, Nuova Zelanda, Irlanda, Sudafrica, Australia, per fare qualche nome. È possibile individuare una favorita per il trionfo finale?

«A parte l'Italia? (sorride, ndr)».

A parte l'Italia...

«In questo momento, per come vedo io le cose rugbystiche, dico il Sudafrica. Ma è difficile fare valutazioni, perché è una competizione che dura tanto, dall'8 settembre al 28 ottobre. Quindi chi si è preparato bene per il girone potrebbe non esserlo più avanti, o viceversa trovare delle difficoltà prima. E molti dei gruppi eliminatori sono davvero duri».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Settembre 2023, 19:24
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