«Sono IcePrinsipe, giocavo nella Roma e sarò il primo italiano campione del mondo di esports»
di Fabrizio Ponciroli
La sua passione? Il noto videogame Fifa: «Ho compreso che la mia passione poteva diventare un lavoro dopo l’Europeo di Madrid a Fifa 17 (vinto da Daniele, ndr). Ho capito che, dietro a questi importanti tornei, c’era un mondo in grande espansione». Ma, per diventare un campione di esports bisogna impegnarsi molto: «Serve tanto, tantissimo allenamento. Ci vuole tanta dedizione e voglia di arrivare. Poi c’è, sicuramente, anche il talento, “la skill”, che va allenata e che, credo, sia genetica. Credo che ci si nasca con il talento per i videogame ma poi serve tanto allenamento». Un mondo, quello degli esports, in rapido sviluppo: «Piace perché è accessibile a tutti. Non devi avere certe caratteristiche per giocarci, devi solo essere bravo. Tutti possono competere per vincere».
Il romano “IcePrinsipe” ha obiettivi decisamente importanti: «Il mio sogno è quello di vincere un Mondiale di esports. Mai nessun italiano l’ha vinto, sarebbe bellissimo essere il primo a farcela. Punto anche a far conoscere, sempre di più, il mio mondo. Ci terrei ad istruire la gente su cosa significa essere un pro-player professionista, facendo capire che è un mestiere vero». Un mestiere con cui si può vivere, economicamente parlando: «Quando ho iniziato, non era facile spiegare la mia professione ma è passato tanto tempo. Oggi è tutto diverso. C’è sempre più gente che entra in questo mondo. Se sei un top, al giorno d’oggi, puoi guadagnare fino a 10/15.000 euro mensili, come stipendio fisso».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Ottobre 2018, 10:52
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