Renzo Arbore, dura critica alla televisione di oggi: «Tutto seriale e uguale. Si fa quello che colpisce e si guardano i numeri d’ascolto»

L'autore televisivo (e non solo) ha raccontato il suo pensiero sulla nuova televisione e i programmi che vanno in onda

Renzo Arbore, dura critica alla televisione di oggi: «Tutto seriale e uguale. Si fa quello che colpisce e si guardano i numeri d’ascolto»

di Dajana Mrruku

Renzo Arbore sta per tornare in televisione in occasione dei 70 anni della Rai. Un conduttore, ma non solo, che la televisione l'ha vista nascere, crescere e ci ha messo molto del suo per farla arrivare proprio a tutti, con programmi di qualità che potessero durare a lungo ed essere d'ispirazione. Con questo proposito, Renzo Arbore è tornato e vuole guardare alla «qualità» con il suo nuvo programma, dal 4 gennaio, "Appresso alla musica". 

In una lunga intervista a Repubblica, il produttore e maestro del piccolo schermo ha detto la sua sulla nuova televisione e i programmi che la popolano.

Renzo Arbore, la critica alla televisione moderna

«Vado per gli 87 anni e posso dirlo: ho fatto una televisione cocciutamente destinata al futuro, pensata per durare.

Mi sono ispirato a Cole Porter e Gershwin, mai seguito le mode. Mentre tutti vendono la loro mercanzia ad alta voce, con un occhio all’indice di ascolto, io faccio televisione come se ci fosse ancora la tv con l’indice di qualità. Il gusto è sceso. Inutile dire i titoli. La televisione è diventata troppo uguale alla vita, non è stata più uno strumento che ti arricchisce. Colpa dell’indice di ascolto: si fa quello che colpisce, il compito educativo della televisione di Bernabei è perduto», Renzo Arbore ha lanciato una critica molto pesante alla televisione di oggi che sembrerebbe aver perso il compito educativo che aveva fino a qualche tempo fa.


Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Dicembre 2023, 11:35
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