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La riforma prevede che almeno il 30% dei contenuti dei cataloghi delle piattaforme dovrà essere europeo, più protezione per i bambini dai contenuti pericolosi e limiti alla pubblicità non solo sui media audiovisivi ma anche sulle piattaforme appunto come Netflix, Youtube e Facebook.
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I siti di video on demand dovranno inoltre contribuire allo sviluppo delle produzioni audiovisive europee investendo nei contenuti o contribuendo ai fondi nazionali. Prevista anche una maggiore protezione dei minori dai contenuti che incitano alla violenza, all'odio e al terrorismo, mentre la violenza gratuita e la pornografia saranno soggette a limiti ancora più severi.
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Su richiesta dell'Eurocamera, le piattaforme dovranno creare un meccanismo per consentire agli utenti di segnalare in modo semplice e trasparente i contenuti di questo genere. Con le nuove regole, la pubblicità potrà occupare al massimo il 20% del tempo di trasmissione giornaliera tra le 6.00 e le 18.00.
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Ottobre 2018, 14:35
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