"Cerco la persona che ha il cuore di mio figlio": l'appello del papà di Christian a I fatti vostri

"Cerco la persona che ha il cuore di mio figlio": l'appello del papà di Christian a I fatti vostri
La sua storia era diventata nota dopo aver tappezzato la città di Livorno, dove vive, di striscioni con la scritta 'Dove sei, Magico Battito?'.



Ora Mario Bartoli, il papà di Christian, il ragazzo morto nel 1998 e di cui era stata autorizzata la donazione degli organi, lancia un nuovo appello, attraverso la trasmissione 'I Fatti Vostri', su RaiDue. L'uomo, infatti, ha più volte espresso il desiderio di incontrare l'uomo che ha ricevuto il cuore di suo figlio.



«Christian aveva 17 anni quando morì, all'uscita da una festa di compleanno, per un'emorragia cerebrale. Non pensavamo che la situazione fosse così grave, invece alla fine io e mia moglie ricevemmo la tremenda notizia» - racconta Mario a Giancarlo Magalli - «All'epoca la donazione degli organi non era una consuetudine e non si sapeva molto degli aspetti legali, ma decidemmo subito di autorizzare l'espianto».



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In questi anni, Mario ha fatto di tutto per ricordare il figlio e quel gesto d'amore, l'ultimo e il più importante, di cui Christian è stato protagonista. A Livorno c'è anche un largo che ricorda il ragazzo, il primo intitolato ad un donatore di organi. «Dopo un dolore del genere, fare qualcosa affinché il suo gesto venga ricordato è ciò che ti dà la forza per andare avanti e dare un senso alla propria vita» - ha spiegato Mario - «Credevo che il suo cuore fosse andato ad un ragazzo della sua età, invece fu trapiantato nel corpo di un 51enne, che oggi dovrebbe avere 71 anni».

La legge non prevede che a Mario siano fornite le generalità dell'uomo che ha ricevuto il cuore di suo figlio. L'unico indizio, nella sua lunga ricerca, è che il trapianto avvenne nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 1998 all'ospedale S. Orsola di Bologna. Per questo l'uomo ha voluto lanciare un nuovo appello, attraverso la tv: «Non vogliamo importunare nessuno, vorremmo solo incontrarlo e non vogliamo gesti o attestati di riconoscenza. Non vogliamo neanche sapere come si chiama, se non vuole dircelo non c'è problema, la cosa più importante per noi è sapere che in lui c'è quel Magico Battito. Vorremmo solo fargli sapere di nostro figlio e del suo gesto d'amore. Gli ultimi venti anni della nostra vita, assolutamente anomali, sono stati dettati sempre e solo dall'amore di e per Christian».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Febbraio 2018, 13:24
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