Eva Longoria: «Casalinga disperata? Non più, adesso produco la mia soap»

Eva Longoria: «Casalinga disperata? Non più, adesso produco la mia soap»

di ​Alessandra De Tommasi
L’ex casalinga disperata Eva Longoria torna in tv come produttrice, regista e attrice - ma solo in un cameo - di Grand Hotel (da oggi alle 21 su FoxLife), basata sull’omonima soap spagnola sulle vicende dei proprietari di un resort di Miami Beach. Già al Festival della TV di Monte-Carlo, all’apice del successo della serie di Marc Cherry, aveva sottolineato il desiderio di avere voce in capitolo nel processo creativo. E ora ci è riuscita: 

«Da bambina latina - ha commentato a Cannes - non mi vedevo rappresentata al cinema e in tv. Da grande ho capito che l’unica via per l’esclusività prevede che sia tu a prendere le decisioni».

Tornerebbe sul set per un remake di Desperate Housewives?
«Solo se il copione fosse buono come l’originale».

Come si è trovata a fare la produttrice?
«Benissimo. Ho capito di essere bravissima a dare ordini. E poi ho sempre l’ultima parola».

È stata dura?
«Ho fatto una lunga gavetta e a volte avevo problemi a pagare le bollette ma almeno sul set c’era cibo gratis».

Perché le piace la politica?
«Perché voglio fate la mia parte per lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore».

È molto attiva sia per il Time’s up che in politica. Quando ha iniziato?
«Ho fatto la volontaria per le varie campagne e, da Clinton a Obama, iniziando a 17 anni e facendo di tutto, dal volantinaggio porta a porta alla registrazione dei voti». 

In cosa si riassume l’uguaglianza sul lavoro?
«Se un uomo e una donna fanno lo stesso lavoro meritano lo stesso stipendio. E non solo a Hollywood».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2019, 07:25
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