Vittorio Sgarbi al Teatro Olimpico:«Racconto Raffaello in 50 opere e poi mi dedicherò alle donne»

Vittorio Sgarbi al Teatro Olimpico:«Racconto Raffaello in 50 opere e poi mi dedicherò alle donne»

di Simona Santanocita
Genio dello sviluppo del linguaggio artistico futuro, Raffaello Sanzio, nell’imminenza del cinquecentenario dalla morte di cui nel 2020 ricorreranno le celebrazioni, è raccontato da Vittorio Sgarbi sul palco del teatro Olimpico, in un’indagine che lascia scoprire il grande maestro quale influencer ante tempore. 

Attraverso quante opere sarà indagata la biografia artistica di Raffaello? 
«Verranno trattate più di 50 opere, suddivise lungo il percorso della sua vita e raccontate anche in relazione al tempo e agli incontri più importanti». 

Pensa di trattare anche personalità femminili del mondo dell’arte? 
«Sì, dopo Dante nel 2021, ho pensato di portare in teatro Artemisia Gentileschi». 

Come si avvicinano i giovani all’arte? 
«In realtà i miei spettacoli sono sempre pieni di giovani, desiderosi di conoscenza e, probabilmente attratti dal fatto che a illustrare tali argomenti, sia qualcuno che come me, ne sa parlare in modo chiaro». 

A proposito di nuove generazioni come giudica la mobilitazione promossa da Greta?
«Penso risulti molto suggestiva; ma credo non abbia una sostanza reale».

Come le è venuto in mente di lanciare un prodotto editoriale per studenti come il Diario della capra? 
«Volevo instaurare un dialogo con i giovani, e realizzarlo è stato un divertimento». 

Cos’ha di diverso questo diario?
«All’interno ci sono un’infinità di dipinti e opere rare, massime e frasi di scrittori e artisti utili, e massime o frasi mie, in cui cerco di rovesciare luoghi comuni». 

Perché Diario della capra?
«Perché sostanzialmente era come appellavano noi studenti». 

Il Diario della capra potrebbe essere utile a Di Maio; o a Di Battista?
«Di Maio l’ho già designato come mia capra prediletta, a Di Battista non ci ho pensato». 

Progetti? 
«Quelli legati alle celebrazioni raffaellesche per il cinquecentenario». 

In corso il Festival dell’Essere
«Ne ho la direzione artistica, e si svolge nei luoghi d’interesse culturale del salernitano presso cui si dibatterà su cosa voglia dire essere e non essere. Gli appuntamenti saranno il 6, 20 e 29 ottobre rispettivamente a Paestum, Padula e Salerno, con grandi ospiti».
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Ottobre 2019, 08:40
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