Ultimo, il concerto all'Olimpico. «Caro Niccolò, questo speciale è per te e per tutti gli ultimi che stasera sono allo stadio. Nonostante tutto»

Un numero di Leggo da collezione per chi ama la tua musica

Ultimo, il concerto all'Olimpico. «Caro Niccolò, questo speciale è per te e per tutti gli ultimi che stasera sono allo stadio. Nonostante tutto»

di Davide Desario

Caro Niccolò, questa è un’altra volta la tua sera. È la sera di tutti i romani che si sentono ultimi e amano Ultimo. Ti amano per come sei. Per le tue canzoni, prima di tutto. Ma anche per il tuo essere così: un po’ chiuso e un po’ sensibile; un po’ gioioso e un po’ triste; un po’ pieno di te e un po’ fragile. Come tutti, in fondo. E forse è questo il segreto del tuo successo, del tuo essere a 27 anni già un punto di riferimento per tantissime persone, donne e uomini, giovani e meno giovani. E anche stasera sono tutti qui a cantare, ad ascoltarti, a ballare, a filmarti con i cellulari e a sbatterti sui loro profili Instagram e Tik Tok.

Questo articolo fa parte dello speciale Leggo sul concerto di Ultimo allo stadio Olimpico di Roma stasera sabato 8 luglio

È bellissimo. Come fu bellissimo all’Olimpico 4 anni fa e al Circo Massimo lo scorso anno. Per questo Leggo, il giornale gratuito del Paese reale (quello che prende i mezzi pubblici per andare a lavorare, a scuola, all’ospedale), ha deciso di celebrare questo evento realizzando un numero speciale, sempre gratis, dedicato a te.

Avremmo voluto farti un’intervista per parlare della tua musica, delle tue emozioni.

Sarebbe stato un altro tuo grande regalo a tutti coloro che ti seguono, ti apprezzano e hanno pagato un biglietto per te. Ma il tuo staff ha detto no. Abbiamo chiesto allora se potevi darci un articolo a tua firma, sempre da dedicare ai tuoi fan, ma hanno detto no. In un estremo tentativo di fare qualcosa di speciale per te e per il tuo pubblico abbiamo chiesto semplicemente una tua fotografia, con la dedica per i lettori di Leggo che avrebbero preso l’inserto.

Pensa che bello: una pagina unica che avrebbero potuto attaccare in cameretta, al bar, in ufficio. Ma il tuo staff ha detto no. Noi ce l’abbiamo messa tutta lo stesso per realizzare questo numero. E continuiamo a sostenerti ed apprezzarti, così come sei. Quando però resti male per come qualcuno, giornalisti compresi, ti tratta pensa anche a come il tuo entourage, quello che viene pagato da te e dovrebbe fare il tuo bene e consigliarti la cosa migliore, tratta gli altri. Perché siamo tutti ultimi. E tu lo sai meglio di tutti. Daje. riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Luglio 2023, 19:19
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