Hadley: «Ora canto lo swing. Spandau? Peccato sia finita»

Il cantante inglese pubblica “The Mood I’m In”

Hadley: «Ora canto lo swing. Spandau? Peccato sia finita»

di Francesca Binfarè

Tony Hadley, ex-frontman degli Spandau Ballet e icona della musica mondiale solista da anni, si presenta per la prima volta vestito di swing con “The Mood I’m In”, disco dedicato ai classici del genere che sarà pubblicato il 12 aprile. Hadley ha inserito anche un’incursione nelle sonorità rock, con una versione con orchestra di “Touch Me” dei Doors e la chicca dell’inedito “Wait For You”. Il nuovo The big swing tour, con la Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio, sarà dedicato a questo album e partirà il 18 maggio da Padova, toccherà Milano il 19 e chiuderà ad Ancona il 21 maggio. Ad aprile proseguirà invece il tour pop rock con la band, per una manciata di date a partire da Roma.

Risolto l’infortunio al ginocchio?

«Sono stato operato 6 settimane fa per la seconda volta, 5 giorni dopo ero in tour in Inghilterra. Sono pronto per due show diversi: quello pop rock con il mio repertorio solista e le hit degli Spandau Ballet come “I’ll Fly For You”, che piace tanto a voi italiani, “True”, “Through The Barricades”, “Gold” – che canterò finché vivrò. Queste ultime canzoni con arrangiamento differente ci saranno anche nel live swing, oltre a quelle di “The Mood I’m In”».

Com’è nata la passione per lo swing?

Sono innamorato dei classici swing dall’infanzia, i miei genitori ascoltavano Sinatra e Bennett preparando il roastbeef della domenica.

Crescendo sono passato al rock e al punk, ma lo swing mi è rimasto nell’anima. Per il disco ho scelto brani che sento vicini come “That’s Life”, che parla dei momenti belli e brutti della mia e delle vostre vite».

Lei è una persona elegante, è d’accordo?

«In qualche modo sì, ma faccio anche cose sciocche con i miei 5 figli. Cerco di essere gentile con tutti e sono grato di fare musica da decenni: questa è eleganza».

Come ripensa agli Spandau Ballet?

«Sono triste per com’è andata, avevamo canzoni incredibili che sono il nostro lascito ma non ho rimpianti. Non sarei qui se non avessi fatto parte della band. Avrò 64 anni a giugno, non me li sento. Ho una famiglia meravigliosa, amici fantastici, la voce mi consente di cantare come sempre e guardo avanti, al prossimo disco che sarà di nuovo swing. Nel mondo ci sono guerre e fame e se avessi la bacchetta magica le avrei già fatte scomparire, ma sono felice».

E viene spesso in Italia.

«Amate il cibo, il vino, la musica. Siete un po’ matti, Elio e le Storie Tese (con cui ho collaborato) più di tutti: mi divertono da impazzire. Sono stato da Geppi Cucciari e mi vedrete ospite in GialappaShow: fatemi cantare e io me la godo».

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2024, 06:05
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