Prima le ha sputato addosso, poi si è tappato una narice e soffiato il naso contro di lei. Il carnefice è il rocker americano Marilyn Manson, la vittima è la fotografa e videomaker Susan Fountain, che nel 2019 stava filmando lo show al Bank of New Hampshire Pavilion di Gilford, negli Stati Uniti, quando ha subito un atteggiamento disgustoso e senza alcuna ragione da parte del cantante.
Condannato ai servizi sociali
Per il gesto, Manson è stato condannato al pagamento di una multa di 1400 dollari e a 20 ore di lavori socialmente utili. Il cantante, in quell'occasione, le aveva lanciato addosso «una quantità significativa di muco», un gesto di grande volgarità ed offensivo della dignità della donna che stava svolgendo il suo lavoro.
Umiliata
Le immagini usate per verificare l'accaduto e sanzionare il rocker sono state visionate e mostrano il performer che indica Fountain e ride di lei. «Non mi sono mai sentita tanto umiliata come dall’imputato. È stata la cosa più disgustosa che un essere umano mi abbia mai fatto», le parole della donna, rivolte a Manson che voleva presenziare in aulo solo tramite video, ma che invece è stato obbligato, secondo la richiesta del giudice, ad essere presente in tribunale.
Si dichiara innocente
Brian Warner, questo il vero nome dell’artista, in un primo momento aveva proclamato la sua innocenza, per poi rinunciare a difendersi, senza dichiarasi colpevole.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Settembre 2023, 17:11
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