Marco Ferradini e la hit immortale: «Il mio Teorema? Felice a 70 anni»

Marco Ferradini e la hit immortale: «Il mio Teorema? Felice a 70 anni»

di Marco Castoro
ROMA - Prendi una donna, trattala male ... Marco Ferradini, nel 1981 ha scritto e cantato Teorema, un brano cult entrato a far parte dell'immaginario comune.

Che effetto le fa sentirla in tv cantata da Luca e Paolo con le parole cambiate in «prendi una barca, trattala male, dille che non può attraccare?»
«Gongolo di piacere perché le parodie ti fanno ridere e non le fanno certo con le canzoni sconosciute. Le parole cambiate mi lasciano indifferente. L'originale non viene mai intaccata, anzi risulta ancora più valida, fa piacere, rimane viva. È come una bella signora che mette un vestito diverso ma rimane sempre una bella signora».



Anche Aldo, Giovanni e Giacomo hanno utilizzato Teorema.
«Sì, hanno giocato sull'equivoco. Io al cinema mi sono emozionato, vista in un film acquista tutto un altro sapore. Una botta di vita incredibile».

Quanti dischi ha venduto Teorema?
«Non lo so dire. Un successone andato avanti nel tempo. Mai spento. Pare che ogni volta rinasca dalle ceneri».

Ma come è nato questo pezzo immortale?
«È stata scritta quando io e Herbert Pagani stavamo in montagna, a Macugnaga in Piemonte. Due amici senza le donne e senza la tv. Io avevo delle musiche ma mi mancavano i testi. Ho raccontato la mia crisi sentimentale, ero depresso. Una discussione tra due uomini che non riescono a capire il mondo delle donne perché le donne fanno di tutto per non farsi capire e alla fine descrivono la sofferenza. La canzone dell'uomo ferito con gli schemini che ricalcano la vita di tutti i giorni. E sono nate Schiavo senza Catene e Teorema».

Con la donna che l'ha fatta soffrire ha fatto pace?
«È finita. Quando ha saputo che ho scritto il brano dopo la separazione mi ha detto: che stronzo che sei! E chi l'ha vista più».

Negli anni Duemila cosa ha fatto?
«Tanti concerti. Ci sono due mondi: quello dei concerti che fanno notizie e un altro secondario di gente che non ha più il favore dei media e delle radio. Non è che se esci dalla tv tutto finisce. Tu ci sei sempre. Continui a fare dei concerti qua e là perché non c'è solo il centro di Milano. Il vero successo nella vita è poter fare il tuo mestiere, arrivare a 70 anni ed essere felice di fare quello che volevi fare. Se sei un ragazzino con una vita felice che vuoi scrivere? Le più belle canzoni nascono dalla sofferenza. Quando hai qualcosa da urlare».

Sta per uscire un suo nuovo disco.
«Il più bello della mia carriera. Tutte canzoni con la melodia, non come si fa oggi mischiando più generi. E con me nei concerti porto Charlotte Ferradini, mia figlia, che è uscita con un singolo dal titolo Arcobaleno».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Febbraio 2019, 08:44
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