Eugenio Finardi, anima ribelle dopo 40 anni di carriera: doppio live al Blue Note

Eugenio Finardi, anima ribelle dopo 40 anni di carriera: doppio live al Blue Note

di Massimiliano Leva
Eugenio Finardi è sempre un’anima ribelle. Nel senso di anima coerente: crede sempre nella sua musica, nel suo lavoro.

Anche nel ruolo che hanno verso il loro pubblico: svegliare coscienze, fare riflettere, porre sempre domande. Un’idea che ha molto del ruolo della musica negli anni ’70. Così, come la concepivano artisti e pubblico. Allora, Eugenio Finardi era un giovane cantautore che si affermava disco dopo disco. Erano gli anni della contestazione. «Eravamo ragazzi con tanti ideali e sogni», dice. Oggi appunto per lui non è cambiato molto. «Anche se c’è una differenza di anni luce da allora rispetto a oggi, il mio pubblico ha sempre un’alchimia speciale con me». Buona parte la fa anche la sua storia. Ormai è un musicista considerato un maestro e i suoi dischi del passato sono tornati attuali.

Per questo, ha pubblicato non molto tempo fa un cofanetto con la riedizione dei suoi dischi giovani. In mezzo c’è anche “Diesel” del 1977, che Finardi porta dal vivo il 16 e il 17 marzo al Blue Note accompagnato da una band per il suo concerto “40 anni di musica ribelle”. «Per me era un momento in cui davvero iniziava la stagione degli anni di piombo e il disco ne parla: nelle sue canzoni, nelle sfumature, nelle parole, nei racconti di me giovane musicista e paroliere», ricorda. Non solo un concerto di buona musica, di grandi canzoni. Un appuntamento con una parte della storia della canzone italiana. Biglietti quasi sold out.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2017, 09:21
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