Dalle hit storiche all'omaggio a Bob Dylan,
all'Alcatraz un De Gregori da non perdere

Dalle hit storiche all'omaggio a Bob Dylan, all'Alcatraz un De Gregori da non perdere

di Carlo Mandelli
Francesco De Gregori canta Bob Dylan. L’omaggio al grande collega americano dopo essere un cd è diventato un tour, con il titolo significativo, “Amore e furto”.

Il cantautore romano sta giorando in Italia con la sua ultima fatica discografica, con la quale ha tradotto e cantato alcune dei brani preferiti di Dylan, vestendo i panni un po’ di “Francesco Dylan” e un po’ di “Bob De Gregori”. «Mi piacerebbe ma non è così - ha spiegato De Gregori - perché io ho solamente tradotto. Il compito del traduttore è quello di essere fedele all’originale e quindi non ho messo me stesso dentro queste canzoni. L’errore sarebbe stato trasferire il mio mondo poetico dentro l’opera di un altro».

Nell’album, come nel tour partito ail 5 marzo, alcune delle canzoni tradotte e cantate da De Gregori sono “Un angioletto come te” (Sweetheart like you), “Servire qualcuno” (Gotta serve somebody), “Non dirle che non è così” (If you see her, say hello), “Via della Povertà” (‘Desolation row’) e altre ancora. «Mi sono trovato bene nei panni di traduttore - raccontava il cantautore - consapevole della difficoltà e sapendo che il cento per cento della perfezione non avrei potuto raggiungerlo. Ho tradotto pensando che poi avrei potuto cantare canzoni che amo, nella mia lingua. Ho scelto i brani per come poi avrebbero suonato in italiano. Altre canzoni mi sono sembrate intraducibili». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Marzo 2016, 12:04
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