Franco Battiato, in edicola una carriera attraverso tutti i dischi: esce l'opera omnia

Franco Battiato, in edicola una carriera attraverso tutti i dischi: esce l'opera omnia

di Totò Rizzo

Si comincia con il disco che segnò un’epoca. Perché «La voce del padrone» fu, nel 1981, ovvero quattro decenni fa, l’album che fece conoscere Franco Battiato a un pubblico vastissimo, che conquistò con «Bandiera bianca» e «Centro di gravità permanente» una platea tanto enorme e incuriosita da essere il primo, in Italia, a superare il milione di vinili venduti, ad ammagare con il suo buttare all’aria stereotipi ed etichette, mischiare sperimentalismo e pop, dichiarare che si può arrivare alle orecchie di tutti (e piacere) senza pagar dazio al mainstream. Da venerdì 8 ottobre arriva in edicola l’opera omnia discografica del musicista siciliano scomparso il 18 maggio scorso. A cadenza settimanale, fino al 10 giugno 2022, trentasei uscite per ripercorrere una carriera come poche nel panorama della musica italiana, o meglio, europea, del Novecento.

Un excursus discografico che riannoda i fili di una storia e di una carriera lunghe mezzo secolo, da «Fetus» del 1972 all’ultima produzione, quel «Torneremo ancora» con la Royal Philarmonic Concert Orchestra che è di appena due anni fa e in cui qualcuno volle ravvisare, già dal brano inedito che dava il titolo all’album, i segnali di un addio. Una testimonianza importante, questo «Franco Battiato – The complete collection» anche perché ogni disco è accompagnato da un repertorio di racconti, brani di interviste, aneddoti, analisi, curiosità, testi delle canzoni e fotografie messi a disposizione o scritti da chi ha condiviso con l’artista (collaboratori, scrittori, giornalisti, amici) la sua ispirazione ogni volta diversa, sempre vivida, a volte finanche spiazzante.

Ci sono i trenta album registrati in studio più i 6 “live” (dal celebre concerto di Baghdad del 1992 al più recente recital con Alice, registrato nella sua tappa romana). Una collezione tutta di cd che comprende un doppio cd, un cd + dvd e 3 dvd. Il via, dunque, da «La voce del padrone» nella versione rimasterizzata nel 2015 che vide Battiato affiancato dal fidato Pino Pischetola (che ha accompagnato l’artista fino alla fattura dell’ultimo disco): quell’album “rivoluzionario” che 40 anni fa fu registrato dall’allora trentaseienne Battiato nello studio di Alberto Radius con la supervisione del suo coautore, Giusto Pio. Il successivo venerdì, 15 ottobre, sarà la volta di «Fleurs» del 1999, il primo della trilogia in cui Battiato reinterpretò (parlare di cover sarebbe banalizzare) alcuni caposaldi della musica popolare italiana ed internazionale. E poi, in ordine sparso, senza percorsi cronologici da antologia, tutto il resto (che è tanto): da «L’era del cinghiale bianco» a «Gommalacca», da «Pollution» a «L’ombrello e la macchina da cucire», da «Giubbe rosse» a «Inneres auge». Fino alle soglie della prossima estate, una gimkana tra universi, stili, vocalità tra loro diversissimi, dalla spiritualità all’ironia, dall’invettiva civile al canto d’amore, un cammino che probabilmente sarebbe piaciuto ripercorrere anche allo stesso Battiato. Ogni volta una scoperta, imprevedibile. Come Franco.


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Ottobre 2021, 17:11
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