Notre-Dame in fiamme, arriva il docufilm. Annaud «La cattedrale salvata dagli eroi semplici»

Notre-Dame in fiamme, arriva il docufilm. Annaud «La cattedrale salvata dagli eroi semplici»

di Michela Greco

Il 15 aprile 2019 le immagini della cattedrale di Notre Dame in fiamme, simbolo sacro di Parigi e tra i monumenti più visitati al mondo, facevano il giro del mondo nei tg. Dal 28 marzo nelle sale e dal 15 aprile su Sky Cinema, il film Notre-Dame in fiamme, firmato dal regista de Il nome della rosa Jean-Jacques Annaud, riporterà quella vicenda agli occhi degli spettatori con una sorta di thriller - angosciante, spettacolare, eroico, infine consolatorio - che rievoca le 24 ore precedenti allo spegnimento dell'incendio.


Questo evento ha avuto un impatto potente sulle persone di tutto il mondo soprattutto perché la cattedrale è un simbolo religioso?
«Non credo che l'emozione internazionale sia legata al cattolicesimo. Notre-Dame è un simbolo della civiltà occidentale. Che la si ami o la si detesti, ha segnato la storia. Anche i miei amici cinesi, per la maggior parte non credenti, sono rimasti sconvolti dall'incendio perché si tratta di un simbolo, come la Città Proibita o le piramidi in Egitto. La sera dell'incendio, quando la gente si è riunita lì vicino per cantare, c'erano persone di ogni religione, di ogni paese del mondo, di tutti i colori della pelle.

Era bellissimo».


Vederla in fiamme ha evocato probabilmente altre paure. Che effetto le fa il fatto che il film esca in questo periodo drammatico di guerra?
«C'è il timore universale della distruzione di una civiltà. Notre-Dame ha rischiato di simboleggiare questo, ma la buona notizia è che è sopravvissuta e sarà ricostruita anche più bella di prima, e anche che tutti i suoi tesori sono stati salvati e che non ci sono stati morti. Speriamo che il dramma che stiamo vivendo ora possa concludersi in modo altrettanto positivo, anche se le premesse non ci inducono a sperarlo».


Nel film c'è anche uno spaccato di umanità significativo: chi compie gesti eroici e chi fa errori tragici.
«In questa vicenda c'è tutto: ci sono gli errori di persone impreparate e gli atti di coraggio di chi è pronto a dare la vita per gli altri. C'è una ricchezza psicologica interessantissima che accosta ciò che c'è di sbagliato in un'organizzazione umana alla creatività di persone di qualità che salvano le situazioni. Persone che non sono per forza supereroi Marvel, ma eroi semplici, come i pompieri».


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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Marzo 2022, 07:54
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