Jennifer Lopez e la sexytruffa. La regista di Hustlers - Le ragazze di Wall Street: «Le mie spogliarelliste? In fondo tutti ballano per soldi»

Jennifer Lopez e la sexytruffa. La regista di Hustlers - Le ragazze di Wall Street: «Le mie spogliarelliste? In fondo tutti ballano per soldi»

di Michela Greco
 «In uno strip club puoi essere tra quelli che lanciano le banconote alle ballerine oppure una delle ragazze che ballano per denaro. Io di sicuro ho ballato per ottenere i soldi che servivano per fare questo film e penso che, in fondo, tutti noi balliamo per soldi. È questo ciò che volevo arrivare a dire. Lorene Scafaria inquadra così la storia che ha raccontato, da regista e sceneggiatrice, con Hustlers - Le ragazze di Wall Street, avventura criminale (al cinema dal 7 novembre) tratta dalla vicenda reale di un gruppo di spogliarelliste newyorchesi che hanno sistematicamente derubato i loro clienti, anche stordendoli con droga e alcol.

La leader del gruppo, regina di pole dance e manipolazione, è Ramona, a cui Jennifer Lopez ha offerto il suo fisico sexy e atletico. Accanto a lei c'è Destiny (Constance Wu) novellina dello striptease che si lascia trascinare nel vortice del guadagno facile spinta dalle necessità familiari. «Scrivendo non penso agli attori, ma mettendo mano alla sceneggiatura Jennifer Lopez è saltata fuori dalle pagine: ho sentito che era fatta per questo ruolo, per fortuna lo ha accettato. Jennifer ha tutte le qualità contraddittorie che possiede Ramona: è tosta e cool ma anche calda e materna». Lo stripclub del film, giostra del desiderio su cui si lanciano gli squali di Wall Street nella frenesia delle loro vite accelerate, è il microcosmo in cui le questioni di genere e di classe, il potere e il possesso, si suonano a volume amplificato. Su quel piccolo mondo la crisi economica del 2008 ha prodotto un effetto ancor più deflagrante che fuori.

«Tutto è partito da un articolo della rivista New York che raccontava la storia di queste spogliarelliste - ha spiegato la regista, presentando Le ragazze di Wall Street alla Festa del Cinema di Roma - Era una vicenda che toccava tanti temi interessanti, a partire dalle questioni di genere e dal modo in cui si relazionano con l'economia. Quello degli strip club era un mondo incredibile da esplorare, ci sono cose che abbiamo visto in molti film e show televisivi, ma raramente raccontate dal punto di vista delle ballerine».

Sesso, droghe, avidità, adorazione del dio denaro: molti elementi riportano alla mente un altro film immerso nel mondo della finanza americana: The Wolf of Wall Street. «Potrei dire che il mio film è una risposta a quello di Scorsese - ha detto la regista - un modo per illuminare un altro aspetto: cosa accade alla persone la cui vita dipende da quanto guadagnano quegli uomini? Scrivere per me è sempre un esercizio di empatia, e io empatizzo con chi naviga in questo sistema di valori corrotti in cui le donne vengono considerate solo per la bellezza e il corpo, mentre gli uomini per i soldi, il successo e il potere. Non giudico le donne che si spogliano per vivere né gli uomini che vanno negli strip club, ma volevo puntare il dito sulla cultura che ci porta a questo».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Ottobre 2019, 08:23
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