Cristiana Capotondi mamma spaventata: «Provo un senso di responsabilità per il futuro della mia Anna»

La neo mamma dice di provare un po' di ansia pensando al futuro della sua piccola

Cristiana Capotondi mamma spaventata: «Provo un senso di responsabilità per il futuro della mia Anna»

di Luca Uccello

Parlando con il settimanale Nuovo, Cristiana Capotondi non ha nascosto, da neo mamma, di provare un po' di ansia pensando al futuro della sua piccola Anna

Nella vita Cristiana Capotondi ha deciso di diversificare. Non fare solo l'attrice. Ama il calcio e lavora nel calcio femminile per esempio. Per chi non lo sapesse ancora è capo delegazione della Nazionale italiana di calcio femminile, vicepresidente della Lega Pro. Ma anche e soprattutto mamma di una bimba di un anno e mezzo, Anna. Un regalo della vita.

Cristiana Capotondi, mamma spaventata

«Quel che faranno i nostri figli si determina nei primi anni di vita. Da neogenitore provo un grande senso di responsabilità e anche di spavento». Questo è quello che racconta a Nuovo, è quello che ha capito interpretando Margherita Hack. «Se lei è diventata una scienziata è stato proprio grazie all’educazione controcorrente ricevuta dai genitori».

In generale «penso che le donne vadano aiutate a essere libere e indipendenti».

Pochi sanno forse anche che se Cristiana Capotondi è diventata un'attrice è merito di Don Vincenzo. «Sì, ho cominciato a recitare perché il mio padre spirituale, Monsignor Vincenzo Paglia invitò la Rai a trascorrere una giornata con i bambini scout di quella chiesa.

Quel giorno il regista di Viale Mazzini disse a don Vincenzo: “Ma questa bambina è bravissima, ha fatto tutto quello che le abbiamo chiesto, è un talento”. E don Vincenzo lo riferì a mio padre». 

Un padre pronto ad ascoltare suo figlio: «Mio padre, che amava molto don Vincenzo, mi ha chiesto: “Cristiana, sei stata bene oggi pomeriggio?”. E io ho risposto: “Sì, mi piacerebbe farlo”. Quindi mio padre ha acconsentito, anche perché c’era stata la benedizione del parroco: don Vincenzo è stato fondamentale per me, tutte le cose della mia vita le ho comunicate ai miei familiari sempre tramite lui. Insomma, se oggi faccio questo mestiere è anche grazie a lui».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Marzo 2024, 13:44
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