Scuola, la riforma anti bulli di Valditara: il voto in condotta peserà anche sulla Maturità. Rimandati con il 6

Il piano Valditara: lavori solidali per gli studenti che vengono sospesi

Scuola, la riforma anti bulli di Valditara: il voto in condotta peserà anche sulla Maturità. Rimandati con il 6

di Alessandra Severini

Il caso di Rovigo (il 9 in condotta a studenti che avevano sparato pallini alla prof) “fa scuola”. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha deciso di mettere dei paletti e varare nuove regole per valutare il comportamento degli studenti. Una scuola che sappia “educare al rispetto” e “contrasti il bullismo” nelle intenzioni del ministro. Dunque dal prossimo anno cambiano le regole e il voto in condotta peserà anche sull’esame di maturità.

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Il voto in condotta

Tanto per cominciare il voto in condotta sarà riferito «all’intero anno scolastico» e si dovrà dare rilievo ad «atti violenti o di aggressione nei confronti di insegnanti, personale scolastico e altri studenti». Se a fine anno si ha un 6 in condotta si avrà un debito in Educazione civica, da recuperare a settembre.

La condotta sarà valutata in decimi sia alle medie (dove farà media, modificando così la riforma del 2017) sia alle superiori dove inciderà sui crediti per l’ammissione agli esami di maturità. Lo studente sospeso fino a due giorni verrà coinvolto in attività scolastiche di riflessione e approfondimento su temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento e al termine dovrà presentare un elaborato. Per chi invece viene sospeso per più di due giorni sono previste attività socialmente utili per periodi anche più lunghi di quello di sospensione. A decidere le misure saranno i consigli di classe.

Le misure

Oggi la bocciatura per 5 in condotta avviene solo in presenza di gravi atti di violenza o commissione di reati. Con la nuova normativa invece potrà avvenire anche in caso di comportamenti che costituiscono gravi e reiterate violazioni del regolamento d’istituto. «Annunceremo molto presto queste misure - ha detto il ministro - ritengo molto importante dare un segnale di inversione di tendenza, di rigore, di serietà. Credo sia importante per quei tanti docenti e dirigenti scolastici che tutti i giorni fanno con grande dedizione il loro lavoro».

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Giugno 2023, 08:27
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