Dati e intelligenza artificiale, arriva il corso NGW. Livio Mariotti: «Formiamo i ragazzi perché diventino artigiani online»

Dati e intelligenza artificiale, arriva il corso NGW. Livio Mariotti: «Formiamo i ragazzi perché diventino artigiani online»

di Emiliano Pretto

«Formiamo i ragazzi a una nuova professione, quella dei nuovi artigiani dei dati on line. Tecnici in grado di aiutare le aziende pubbliche o private che hanno bisogno di individuare, e poi utilizzare, le informazioni di cui necessitano nel grande oceano del web». Ha il sapore di una vera e propria missione l'obiettivo di Livio Mariotti, ceo di Expleo Italia che ha voluto raccontare a Leggo le caratteristiche di un nuovo corso di formazione professionale, molto innovativo, denominato Ngw, dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie.

Quali sono le caratteristiche del progetto Ngw? A chi è rivolto e con quali obiettivi?

«Vorrei rispondere dando un'informazione: ogni due anni il numero dei dati on line cresce duplicandosi. Nel mondo servono quindi specialisti che puliscano questi dati e tirino fuori le informazioni importanti e quelle richieste dai clienti. Il ministero dell'Istruzione, per questo, ha varato il PCTO (Percorso Competenze Trasversali e Orientamento) dedicato alla formazione dei giovani. Qui ci inseriamo noi: ad oggi servono 6000 specialisti, che presto diventeranno 15mila, per curare i dati della pubblica amministrazione. Noi abbiamo lanciato il nostro progetto per formare i ragazzi fin dalle secondarie. Quello a cui puntiamo è ridurre il gap tra scuola e mondo del lavoro in termini temporali».

Come avviene la formazione?

«Il nostro progetto mira a formare i ragazzi dai 16 anni in su, delle scuole che hanno aderito al PCTO del Miur, per inserirli subito nel mondo del lavoro con mini progetti da 8 ore a settimana.

La materia può essere definita 'gestione dei dati'. La nostra proposta prevede 120 ore di formazione da remoto, su una piattaforma on line, in collegamento con gli insegnanti. Alla fine è previsto un test verificato da un'università».

Quali sono gli sbocchi professionali?

«I ragazzi potranno diventare analisti di tematica, tecnici microspecializzati nei diversi settori a disposizioni di enti pubblici ma anche aziende private. Ci piace chiamarli artigiani dei dati, una nuova professione che in Italia ancora non c'è e che può servire agli obiettivi del Paese. I nuovi tecnici che metteremo sul mercato sapranno navigare con competenza tra gli open data e grazie all'intelligenza artificiale mettere i dati richiesti nella disponibilità del cliente».

Che ruolo gioca l'intelligenza artificiale in questo progetto?

«I ragazzi che formiamo impareranno a usare l'Ai in modo attivo, a partire dalla fase di formazione durante la quale useranno una piattaforma a intelligenza artificiale made in Italy creata per noi da circa 100 professionisti, tra cui tecnici del Cnr e del Politecnico. L'Ai diventerà uno strumento al servizio dei nuovi analisti».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Febbraio 2024, 14:54
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