Test Invalsi, è caos: boicottati da 1 studente su 3

Test Invalsi, è caos: boicottati da 1 studente su 3

di Lorena Loiacono
Due settimane di test Invalsi alle superiori e la protesta che, quest'anno, parte direttamente dai ragazzi: uno studente su tre boicotterà la prova. Tra le novità principali c'è l'uso del computer: un rischio per l'intera organizzazione.
Partono oggi e andranno avanti fino al 19 maggio prossimo i test Invalsi per i ragazzi del secondo anno della scuola superiore: per la prima volta si svolgeranno esclusivamente al pc e, proprio per questo motivo, le scuole hanno dodici giorni di tempo per svolgere le due prove di italiano e matematica da 90 minuti ciascuna. Sarebbe impossibile infatti farle tutte nello stesso momento, come accadeva fino allo scorso anno, visto che nelle scuole non ci sono pc a sufficienza. I ragazzi verranno scaglionati e le domande saranno pescate da un archivio di quesiti di pari difficoltà, proprio come accaduto per i test di terza media, svolti ad aprile.



Dal 2019 i test Invalsi sbarcheranno anche all'ultimo anno di liceo e saranno obbligatori per poter accedere all'esame di maturità. Quest'anno ancora no e quindi tra i ragazzi c'è chi vuole boicottare il test, a cui una parte di studenti e di docenti sono ancora contrari. Secondo un sondaggio di Skuola.net su un campione di ragazzi di seconda superiore, un candidato su 3 boicotterà la prova. Quattro ragazzi su dieci, inoltre, non stanno prendendo sul serio la prova e non si stanno preparando in vista del test: il 33% risponderà a caso alle domande e il 9% assicura che copierà.
In merito all'organizzazione delle prove, il 30 per cento degli intervistati ancora non sa quando dovrà sottoporsi al test, mentre un 45% assicura che svolgerà la prova in questa prima settimana. Quasi 8 ragazzi su 10 riferiscono che le due prove verranno svolte separatamente. Una divisione utile per le scuole per non sovraccaricare il sistema né l'uso dei pc presenti nell'istituto. A proposito di computer, un ragazzo su due afferma che la scuola non è pronta: il 25% verrà diviso in gruppi mentre il 13% dovrà spostarsi in un'altra scuola.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Maggio 2018, 09:11
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