Intelligenza Artificiale, lo studio: «Ora non conviene, meglio il lavoro umano»

L'impatto sul lavoro risulterebbe più lento di quanto si pensasse

Intelligenza Artificiale, lo studio: «Ora non conviene, meglio il lavoro umano»

di Alessia Di Fiore

Negli ultimi tempi non si fa altro che parlare di intelligenza artificiale e in merito ci sono opinioni contrastanti. C'è chi ha accettato la nuova tecnologia inserendola nella propria vita quotidiana e c'è chi invece è ancora dubbioso al riguardo e cerca di evitarla.

La rivelazione

Secondo un nuovo studio, condotto dal Computer Science and Artificial Intelligence Lab del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, l'impatto sul lavoro dell'intelligenza artificiale sarà molto più lento di quanto si pensasse: solo il 23% circa dei salari attualmente pagati agli esseri umani potrebbero essere svolti, con visibili risvolti economici, dall’intelligenza artificiale. 

L'indagine 

Prendendo come esempio il lavoro di un panettiere e analizzandone l’occupazione, il team ha immaginato possibili alternative al lavoro di “ispezione visiva” della qualità di ingredienti e prodotti.

Una soluzione potrebbe essere un sistema di visione artificiale addestrato a rilevare il cibo che è andato a male. Il risultato, secondo lo studio, è stato che automatizzare il processo non annullerebbe comunque il costo di «sviluppo, implementazione e manutenzione di un sistema di visione artificiale».

L'esperto

Neil Thompson, uno degli autori dello studio, come rivela la Cnn, ha detto: «In molti casi, gli esseri umani rappresentano il modo più conveniente ed economicamente più attraente per svolgere il lavoro in questo momento. Quello che stiamo vedendo è che, sebbene ci sia un grande potenziale per l’intelligenza artificiale per sostituire le attività, ciò non accadrà immediatamente».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Gennaio 2024, 17:50
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