Spazio, il telescopio Webb trova una galassia che non dovrebbe esistere: «Non produce stelle ed è unica nel suo genere»

La scoperta è stata recentemente pubblicata su Astrophysical Journal Letters

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di Redazione Web

Una nuova scoperta nello Spazio sorprende i ricercatori: il telescopio spaziale James Webb ha individuato una galassia nana che non dovrebbe esistere. È isolata e quiescente, perché non interagisce con galassie vicine né produce nuove stelle. Si tratta di una tipologia molto rara, di cui si conoscono pochi altri esempi, e potrebbe cambiare le attuali conoscenze in merito alla formazione e all'evoluzione delle galassie. Lo indica lo studio pubblicato su Astrophysical Journal Letters e coordinato dall'Arizona State University.

La scoperta

L'insolita galassia è stata chiamata Pearlsdg perché comparsa a sorpresa nelle immagini riprese nell'ambito del progetto Pearls (Prime Extragalactic Areas for Reionization and Lensing Science) condotto dal telescopio James Webb gestito dalle agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa e Canada.

Le galassie nane (che hanno cioè meno di 100 milioni di stelle) sono le più comuni nell'universo, ma Pearlsdg è apparsa subito unica nel suo genere, perché a differenza delle altre non interagisce con le galassie vicine e, pur essendo isolata, non produce nuove stelle.

La rarità della galassia

«Simili galassie nane quiescenti e isolate non sono mai state viste prima, tranne che per pochi casi», ha osservato il primo autore dello studio, Tim Carleton. Poi ha aggiunto che «non ci si aspetta che esistano davvero, data la nostra attuale comprensione dell'evoluzione delle galassie, quindi il fatto che vediamo questo oggetto ci aiuta a migliorare le nostre teorie sulla formazione delle galassie». A sorpresa, le immagini riprese dal telescopio James Webb hanno permesso di osservare le singole stelle della galassia, che è una delle più distanti per cui sia possibile un simile livello di dettaglio. La luminosità degli astri ha consentito agli astronomi di stimare la loro distanza, che è pari a circa 98 milioni di anni luce. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Febbraio 2024, 18:50
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