«Sottomarino Titan costruito con materiali riciclati e in sconto della Boeing. Rush pensava che il carbonio fosse sicuro»

Sabato 24 Giugno 2023, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 15:13

Cameron: eccesso di fiducia, come il Titanic

Un eccesso di fiducia, proprio come ai tempi della sciagura del Titanic: questo il verdetto del regista James Cameron, lui stesso un esperto di esplorazioni negli abissi, sul dramma del sommergibile Titan imploso mentre si avvicinava al disgraziato transatlantico colato a picco 111 anni fa dopo l'impatto con un iceberg. Richiestissimo dai media internazionali per aver effettuato ben 33 discese sul relitto del Titanic, Cameron ha accusato ai microfoni della Bbc l'ad Stockton Rush della OceanGate, che era ai comandi del Titan, di aver «usato scorciatoie» ed evitato di farsi certificare «perché sapeva che non sarebbe passato». L'implosione del batiscafo è stata violentissima: «Come dieci casse di dinamite esplose tutte assieme», ha detto al New York Times il regista che nel 1992 disegnò e pilotò un sommergibile sperimentale in una regione del Pacifico a diecimila metri di profondità chiamato Challenger Deep: «Non lo facemmo certificare a ragion veduta perché si trattava di un esperimento e di una missione scientifica. Ma non avrei mai disegnato un veicolo per portare passeggeri paganti senza averlo fatto certificare».

Per Cameron, tuttavia, è stato l'eccesso di fiducia a segnare il destino del Titan: come col Titanic nel 1912, «quando il capitano fu ripetutamente avvertito della presenza di ghiaccio davanti alla sua nave, eppure si lanciò a tutta velocità in un campo di iceberg in una notte senza luna» e molte persone morirono di conseguenza. «Ora - ha aggiunto - siamo di fronte a una tragedia simile, in cui gli avvertimenti sono rimasti inascoltati, che si è verificata nello stesso identico luogo». Il cineasta ha detto alla Cnn di aver avuto la certezza dell'implosione meno di 24 ore dopo la scomparsa del Titan e di aver poi assistito alla «futile» ricerca dei soccorritori «nella disperata speranza» di essersi sbagliato. Forte della sua esperienza di esploratore degli abissi, Cameron ha definito problematico l'uso della fibra di carbonio nella costruzione del Titan: «Non è un materiale disegnato per le immersioni in profondità perché non resiste se sottoposto all'aumento della pressione dell'acqua».

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