Le motivazioni del Nomas
Il ristorante ha scritto, nel lungo post di Facebook, che la decisione è arrivata dopo «un lungo momento di riflessione», e che nell'ultimo periodo si erano ritrovati ad affrontare sfide particolarmente dure: «Il nostro menu vegano, a volte, han fatto sì che potessimo dare il benvenuto solo a un numero ridotto di clienti, il che ha limitato notevolmente la crescita economica del business».
Per cercare di rispondere alle problematiche incontrate, «abbiamo preso la decisione difficile ma necessaria di introdurre una curata selezione di carne e prodotti caseari di alta qualità e provenienti da fonti responsabili al nostro menu. In questo modo», continuano i ristoratori, «avremo la possibilità di adattarci ai diversi palati dei nostri clienti e assicurare che ognuno possa trovare, nel nostro locale, del cibo da mangiare con gioia».
Dopo aver rassicurato la comunità vegana sul fatto che l'impegno rimarrà lo stesso, che continueranno a offrire un ampio numero di piatti vegani - «con le radici nei valori della sostenibilità, freschezza e sapore» - ai loro clienti, vengono ringraziati tutti per la comprensione e il supporto in questo momento fondamentale. Tuttavia, la comprensione e il supporto non sono stati alla base dei commenti di molti utenti, che hanno criticato fortemente la scelta: «Godetevi la bancarotta morale», «Quanti animali meritano di morire, secondo voi, affinché il vostro business abbia successo?».