I dettagli del patto tra i fratelli Berlusconi
Il patto parasociale tra Marina e Piersilvio Berlusconi, relativo alle rispettive partecipazioni in Fininvest, di cui detengono il 29,1% del capitale a testa, ha lo scopo di disciplinare «l'esercizio congiunto di un'influenza dominante» sulla holding «tramite l'esercizio del diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie». L'accordo, si legge nel testo, è a «tempo indeterminato, salvo il diritto di recesso con preavviso di almeno 6 mesi» ma si risolverà «immediatamente» in caso di mancato accordo sul voto in assemblea.
L'intesa prevede, inoltre, che per tutta la durata del patto le parti si impegnano a non porre in essere comportamenti «che facciano sorgere a carico dell'altra parte l'obbligo di promuovere, individualmente o in via solidale, un'offerta pubblica di acquisto, tra l'altro, sulle azioni di Ame (Mondadori, ndr)». Nel patto si sottolinea come nessuno dei cinque figli di Silvio Berlusconi abbia il «controllo esclusivo e solitario» nonché l' «esercizio di attività di direzione e coordinamento» su Fininvest.