Pause troppo lunghe al lavoro, licenziata: «Nessun avvertimento o richiamo nei mesi precedenti»

Venerdì 12 Gennaio 2024, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 14:13

Il licenziamento e il dubbio sul motivo

Durante il colloquio con i capi, a Kenya è stata presentato un documento con una lista di tredici volte nel corso di tre mesi in cui la manager avrebbe fatto pause troppo lunghe, per un totale di tempo "rubato" di 3 ore e 20 minuti.

Per di più, la donna è stata "interrogata" riguardo date specifiche e motivazioni con domande a cui, naturalmente, non ha saputo rispondere: «Tesoro, siamo a gennaio e mi chiedi di cose successe a ottobre? No, non ricordo di aver preso una pausa di 23 minuti ok? Ho fatto presente che sebbene capissi la loro preoccupazione, non sono una persona che si presenta al lavoro e poi si fa gli affari suoi», dice Kenya nel video.

La lamentela principale deriva dal fatto che in queste situazioni, solitamente, si fa presente al dipendente il problema nel momento in cui viene notato, anziché procedere direttamente con il licenziamento, diversi mesi dopo. Invece, nel caso di Kenya, ciò non è successo: «Se c'è una violazione di qualche tipo, ti mandano un avvertimento, no?».

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