Beatrice lascia il posto in banca e diventa chef al ristorante del papà scomparso: «Mamma non voleva, ho seguito il cuore»

Lunedì 15 Gennaio 2024, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 18:22

«Col Covid mi sono ritrovata senza liquidità»

Quali sono state le difficoltà maggiori della sua scelta?

«Nel 2019 ho deciso di iniziare a ristrutturare un nuovo stabile, ovvero una villetta stile liberty vicino alla vecchia sede del ristorante, perché innanzitutto le mura del locale erano in affitto e poi volevo fare un investimento e prendere un posto magnifico, con una vista che nessuno aveva in Oltrepò. Non ho fatto i conti con il Covid che mi ha costretto a chiudere l’attività per tantissimi mesi».

Come ha fatto con i lavori?

«Non avevo liquidità a sufficienza per mandare avanti il cantiere, nonostante l’ingente mutuo. Ho quindi implorato tutti di dilazionarmi i pagamenti, non potevo più dismettere l’investimento perché ero già troppo avanti con i lavori e sono riuscita con moltissime difficoltà a finire il cantiere nel 2021 e trasferire il ristorante a luglio 2021. Il trasferimento è avvenuto proprio in corrispondenza con l’anniversario della morte di mio padre, mi piace pensare che non sia un caso».

Si è mai pentita della sua scelta?

«In quell’anno ho pensato moltissimo a chi me lo avesse fatto fare, sono stata molto in crisi, perché io i calcoli li feci giusti. Il Covid ha stravolto tutto. Avevo fatto un business plan con proiezioni molto realistiche, ma non potevo proprio immaginare di non avere entrate dal mio lavoro. Onestamente, ancora oggi a volte penso che non so se farò questo mestiere per tutta la vita, un po’ perché nella vita noi stessi cambiamo e quindi è giusto cambiare anche lavoro, se si può. E un po’ perché il sogno di mio padre l’ho realizzato quindi mi piacerebbe cercare nuovi stimoli».

Cosa la spingerebbe a cambiare ancora?

«Se mai dovessi cambiare non lo farei perché penso di essere arrivata in cima al mondo della ristorazione, anzi. Se succederà, sarà penserò di essere arrivata dove volevo essere e dove sono in grado di arrivare, che poi in definitiva è l’unica cosa che conta».

Quindi sta già pensando a un nuovo inizio?

«No, non intendo mollare la ristorazione adesso. Dico solo che sono sempre aperta a nuove proposte, opportunità che mi si presentano o presenteranno. È nella mia natura».

Se guarda indietro, cosa l'ha messa di più in difficoltà?

«L'epoca Covid mi ha messo a dura prova, anche perché nel 2021 sono rimasta incinta e mi sentivo più vulnerabile. Tutte le mie energie si concentravano sul mio piccolo e ho commesso molti errori di valutazione sulle persone in quel periodo».

Cosa intende?

«Ho dato fiducia a persone che non la meritava e ne ha risentito anche il ristorante. Adesso sono da sola con il mio piccolo a gestire il "Vino dei Frati", ma sono circondata da bravissimi e validissimi collaboratori che per me sono famiglia. A loro devo veramente tanto. Hanno fatto tanto in tempi molto bui per me e continuano a metterci tutto, come se il ristorante fosse il loro. Questa per me è la vera magia del Vino dei Frati».

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