Beatrice lascia il posto in banca e diventa chef al ristorante del papà scomparso: «Mamma non voleva, ho seguito il cuore»

Lunedì 15 Gennaio 2024, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 18:22

La malattia del papà e il cambio vita

La morte di suo papà ha stravolto i suoi piani?

«A fine 2015 mio padre, a cui ero legatissima, si è ammalato di cancro al fegato all’ultimo stadio. Per me è stata una botta tremenda, ho reagito come potevo, cercando di dare il massimo aiuto nel ristorante, della quale lui non riusciva più ad occuparsi a causa delle terapie devastanti e pesantissime che l’avevano ridotto l’ombra di se stesso. In banca cercavo di fare il mio meglio, ma è stato molto difficile, avevo solo 26 anni, il lavoro che sognavo, nella città che amavo, e dover fronteggiare la malattia di un genitore non è esattamente quello che ti aspetti».

Chi le è stato più vicino in questo momento difficile?

«Mi sono state vicine molte persone, mia madre, separata con papà da quando avevo 6 anni, pur vivendo a Biella veniva spesso a trovarmi. I miei amici cercavano di distarmi e il mio capo dell’epoca in banca, a cui raccontai tutto sin da subito, mi aiutò veramente come un padre».

Quando è morto suo papà cosa è successo?

«Il 6 luglio 2016 mio padre venne a mancare, non si è mai pronti a veder morire il proprio padre, e così per superare il lutto, per rendere onore al Vino dei Frati, di cui lui era l’anima, il fondatore, con la sua compagna abbiamo deciso di aprire la sera stessa del funerale. Matte? Forse sì, ma sentire il chiacchiericcio di quelle persone, molte delle quali non sapevano nulla della sua malattia, la loro felicità nello stare in tavola, l’assaporare i nostri piatti, è stato l’addio più bello che potessi dare a mio papà».

È in quel momento che ha deciso di cambiare vita?

«Pian piano ho maturato l’idea, perché la passione c’è sempre stata, quella è genetica. Ho pensato di dover continuare quello che mio padre non aveva terminato come voleva».

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