Giulia Cecchettin era già morta prima di essere scaraventata nel dirupo. Trovato un coltello spezzato

Domenica 19 Novembre 2023, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 15:18

Il buco di due ore

Quel «buco» di due ore insospettisce gli inquirenti: l'elicottero dei Vigili del fuoco sorvola tutta la Valcellina, senza esito. Il territorio è vastissimo, difficile circoscrivere le ricerche. La svolta arriva nella tarda mattinata di giovedì: le telecamere del Piancavallo riprendono a funzionare dopo una sospensione temporanea per manutenzione. Il software aveva tuttavia continuato a immagazzinare i dati e alla ripartenza genera l'alert relativo alla macchina ricercata in Italia e in Austria: l'utilitaria è arrivata ai 1.300 metri di quota della stazione turistica alle 3.

È l'elemento che mancava: le riprese non inquadrano più la vettura che torna ad Aviano e, dunque, l'unica alternativa è l'impervia stradina della Val Caltea.

Qui, si stima una decina di minuti dopo, Filippo getta il corpo di Giulia nella scarpata. Un'operazione che ha potuto portare a termine senza il rischio di essere scoperto: a tre giorni dalla chiusura stagionale dell'arteria, non passa già più nessuno. Il giovane probabilmente si ferma in zona per un pò, per questo gli investigatori proseguono anche oggi nella ricerca di reperti. Con i droni battono di nuovo la strada per capire se si sia disfatto di altri oggetti, tra cui l'arma del delitto, il coltello con cui ha massacrato l'ex fidanzata. All'appello mancano anche telefoni.

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