Esce a fumare e il cane l'azzanna alla testa, Gianna Canova muore davanti al marito: «Morsi ovunque». Il sindaco: «Scena straziante»

Venerdì 1 Marzo 2024, 14:50

L’aggressione

«Una scena straziante, una tragedia da non credere, inimmaginabile» racconta ancora sconvolto il sindaco di Mercatino Conca, Omar Lavanna mentre rievoca quanto è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri. Il sindaco è stato tra coloro che sono accorsi nella villetta, alle porte di Mercatino Conca, in località Ca’ Nova, dei coniugi Gianna Canova e Italo Schiavi, entrambi 80ennni. Erano da poco passate le 17.30. «Non c’era più nulla da fare, Gianna è morta in pochi istanti - racconta Lavanna - quando sono arrivato sul posto: c’erano già i vigili, gli uomini del 118, i carabinieri e il veterinario dell’Asur. La signora era sull’uscio di casa, a terra. Il cane l’aveva aggredita alla testa».

La villetta della famiglia Canova Schiavi - lui è stato un imprenditore storico della zona e tuttora è conosciuto - è circondata da un bel giardino delimitato dal muro perimetrale e dal cancello e all’interno dello spazio verde c’è un recinto per il cane.

«Il cane era nel recinto quando siamo arrivati - continua il sindaco - era riuscito a prenderlo e a rinchiuderlo il marito della signora. Quando è successa l’aggressione era in un’altra parte della casa, se n’è accorto quando già era troppo tardi. Da quanto si è potuto apprendere la moglie era sull’uscio di casa e stava fumando una sigaretta mentre il cane, un mix di pastore maremmano e di altre razze, di circa 7 anni, era libero in giardino. Non so come sia potuto succedere se il cane ha reagito a un gesto o a un movimento improvviso. Ma l’ha aggredita alla testa e gettata a terra».

Non le ha lasciato scampo. «La signora Gianna - spiega Lavanna - era minuta, piccolina, fisicamente uno scricciolo». Non ha potuto difendersi, nè tentare di reagire o chiedere aiuto. Da quanto ho capito - prosegue - il cane ha tentato di assalire anche il marito andato in suo soccorso, che però è riuscito a trattenerlo e a rinchiuderlo nel recinto. Quando siamo arrivati noi era ancora nervoso, aggressivo. Il veterinario l’ha sedato e ora è stato portato nel canine di Ca’ Lucio in attesa di provvedimenti. Parlando con alcuni conoscenti della famiglia, in particolare cacciatori, mi hanno detto che non era la prima volta che il cane aveva comportamenti aggressivi. Un’altra volta aveva azzannato una persona che era in casa e prima aveva morso al braccio il proprietario. Gli avevano consigliato di affidarlo ad altri, ma poi era sempre rimasto con loro».

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