Chef di 31 anni si traferisce in Australia: «In Italia quando pagano sembra che ti fanno un favore, qui guadagno bene»

Lunedì 4 Dicembre 2023, 12:15

Bloccato alle Filippine e il ritorno a Sydney

Poi un evento complica tutto. Mentre scoppia il caso Covid Ivan è alle Filippine per una vacanza e non può ritornare in Australia: «Gli aeroporti dell’isola erano chiusi, i confini australiani pure e senza prospettive di imminenti riaperture». «Dopo quattro mesi bloccato a Palawan (isola della Filippine) – racconta – siamo riusciti tramite una barca a vela a salpare per Manila navigando per quattro giorni in mare aperto».

Da lì è riuscito a tornare in Italia, aspettando il periodo migliore per poter tornare in Australia. Ma l'anno successivo, quando è di nuovo a Sydney, lo aspetta una trafila burocratica infinita. Durante la pandemia l'iter per il visto permanente si è interrotto. E quindi altre spese ed esami di lingua.

Ne vale la pena però, «a Sydney, in particolare a Manly beach dove passo gran parte del mio tempo, si va dai 10 gradi d’inverno ai 30 d’estate. Il top» dice Costantino. Racconta ancora: «In Australia, la maggior parte degli abitanti ha genitori o nonni europei; la terra un tempo apparteneva agli aborigeni. Il Paese è quasi privo di patrimonio culturale, a differenza dell’Italia dove ovunque puoi trovare arte, monumenti, cultura, storia. Però abbiamo in compenso ottimi servizi, una buona economia e un lifestyle invidiabile».

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