Re Carlo III vede Sunak e si confessa sulla malattia: «Ho pianto». L'incontro dopo lo strappo al protocollo di William

Mercoledì 21 Febbraio 2024, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 22:31

Il principe William su Gaza

Il principe William è intervenuto sul sanguinoso conflitto in corso tra Israele e i miliziani di Hamas a Gaza invocando «la fine delle ostilità al più presto possibile», in un modo molto inusuale per il protocollo reale tale da suscitare alcune critiche. Una dichiarazione per certi versi "politica" da parte dell'erede al trono britannico, che in questo modo incarna in pieno il ruolo di principe di Galles come lo aveva interpretato a suo tempo re Carlo III, noto per le sue affermazioni su molti temi meno neutrali e caute rispetto alla linea tenuta dalla defunta regina Elisabetta II.

William inoltre si è detto «profondamente inquieto per il terribile costo umano del conflitto», nel corso di una visita alla sede della Croce rossa britannica, impegnata nel fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza mentre continua la massiccia operazione militare condotta dalle truppe dello Stato ebraico. «Troppe persone sono state uccise finora», ha sottolineato ancora l'erede al trono, parlando anche della «disperata necessità di aumentare l'aiuto umanitario» nella Striscia, come pure di ottenere «il rilascio degli ostaggi» israeliani nelle mani di Hamas. L'intervento di William, che non ha mancato di ribadire la condanna per «il terribile attacco terroristico di Hamas» contro lo Stato ebraico del 7 ottobre, è coinciso con la presentazione delle iniziative di organizzazioni caritative legate a casa Windsor.

Dichiarazioni che acquistano un peso sempre maggiore, anche alla luce della sua maggiore esposizione in pubblico, dovuta alla malattia del padre Carlo, nonostante lo stesso William debba pure stare vicino alla moglie Kate Middleton nella sua lunga convalescenza dopo un intervento all'addome.

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