Su YouTube di video che mostrano il canto delle balene ce ne sono tantissimi. "Immergiti nel suono delle megattere", "8 ore consecutive in un viaggio sonoro per un sonno profondo" e così via. Ascoltare il loro canto è effettivamente un'esperienza sensoriale calmante e sentire dal vivo le loro armonie può suscitare sensazioni oniriche e mistiche. Un suono tenue e longilineo che sembra trasportarti in un altro luogo, lontano dal frastuono quotidiano. Ma come riescono questi mammiferi a emettere un suono così particolare?
La funzione della laringe
Gli odontoceti, cetacei dentati come gli attuali delfini, svilupparono un organo nasale che permetteva loro di emettere suoni. Gli scienziati hanno ipotizzato che i misticeti, come la balenottera azzurra, utilizzassero la laringe per produrre vocalizzazioni. Ma il meccanismo anatomico che permetteva loro di cantare non era stato realmente compreso.
Ora, dopo decenni di ricerche, si è capito come vengono riprodotte le suggestive armonie delle balene. Alla base del meccanismo di riproduzione di quel suono c'è la laringe, o meglio, alcune strutture interne all'organo, che permettono di generare il canto per mezzo di vibrazioni aerodinamiche.