Bikini non binari della linea "Pride" di Bonds scatenano l'ira social: «Marchio da boicottare»

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 13:34

La vicenda Rip Curl

Qualcuno ha paragonato la vicenda alla situazioni vissute da Rip Curl o Bud Light. Entrambi i marchi hanno recentemente provocato indignazione dopo aver utilizzato persone transgender per pubblicizzare abiti da donna. La scorsa settimana, Rip Curl ha mostrato la donna transgender Sasha Lowerson sulla sua pagina Instagram Rip Curl Women come parte della campagna "Incontra gli eroi locali dell'Australia occidentale" dell'azienda.

Il marchio australiano ha successivamente cancellato il post e si è scusato. «Il nostro recente post ci ha portato nello spazio divisivo intorno alla partecipazione transgender nello sport competitivo», ha scritto Rip Curl. «Vogliamo promuovere il surf per tutti in modo rispettoso, ma riconosciamo che abbiamo disturbato molte persone con il nostro post e per questo ci scusiamo».

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