Baby Gang, il trapper di nuovo in carcere. «Vogliono silenziare un artista scomodo»

Lunedì 29 Aprile 2024, 20:22

Chi è Baby Gang

Nato a Lecco il 26 giugno 2001 da genitori immigrati, originari del Marocco, Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang è uno tra i trapper più seguiti online. Il suo primo brano "Street", pubblicato su YouTube a 17 anni, raggiunge un successo inaspettato. Baby Gang inizia a credere nelle sue capacità artistiche, grazie anche all'aiuto di don Claudio Burgio dell'associazione Kayros, e comincia una nuova fase della sua vita.

Quello che rimarrà costante, nella sua scalata alle classifiche, sarà la sua scelta sociale e politica di cantare con fierezza delle proprie origini e delle difficoltà che ha vissuto. Ha all'attivo due ep, "EP1" (2021) e "EP2" (2022), certificati Oro, e due album "Delinquente" (2021), Oro, e "Innocente" (2023), Platino. "Innocente" è uscito con la nuova etichetta da lui fondata No Parla Tanto Records / Warner Music Italy. In meno di tre anni ha collezionato 7 Platino e 19 Oro.

Prima di finire in carcere, il trapper si trovava ai domiciliari a Lecco con braccialetto elettronico, mentre era in corso il procedimento relativo all'istanza della sorveglianza speciale per due anni: i giudici, che lo hanno già condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi nel processo per una sparatoria nell'estate del 2022, hanno aggravato la precedente misura cautelare per l'accusa di lesioni aggravate perchè avrebbe sparato, il 20 gennaio, ad un suo amico, ferito con un «colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra». Accuse che lui ha respinto come «false».

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