La ricostruzione dell'aggressione
Il 46enne, così è stato ricostruito, l'ha aspettata fuori di casa e le ha inferto una coltellata alla gola poi è scappato. Una fuga per le strade periferiche di Pontedera che è durata solo un'ora. Alla stazione ferroviaria mentre attendeva il treno per tornare a Livorno il comandante della compagnia dei Carabinieri di Pontedera, il maggiore Carmine Gesualdo, lo ha avvicinato e chiamato per nome, un accenno di fuga e il 46enne si è ritrovato a terra in manette. «Il primo pensiero va alle condizioni di salute della donna barbaramente aggredita a cui esprimo la vicinanza dell'intera comunità di Pontedera - dichiara il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi -: quella della violenza sulle donne è una piaga culturale e sociale del nostro tempo che dobbiamo considerare una priorità nell'agenda politica culturale del paese. Serve uno sforzo collettivo delle istituzioni e dell'intera comunità educativa per evitare che il vuoto lasciato dalla miseria etica e dalla povertà cognitiva costituiscano un alibi inaccettabile e lascino spazio alla follia cieca della violenza».