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Allo scienziato, che è morto a 86 anni per un tumore, si deve anche l'intuizione di "attaccara" alle proteine del batterio usate per il vaccino delle molecole che lo rendono più visibile dal padre del sistema immunitario, un metodo che viene usato oggi anche per altri vaccini come quello per la pertosse.
Robbins, che lavorava a Bethesda, nel laboratorio del Nih, è anche tra gli sviluppatori del vaccino per la febbre tifoide di cui è partita la prima applicazione di massa, in Pakistan, appena due settimane prima della morte.
Per le sue scoperte lo scienziato, sottolinea al Times la sua assistente storica, Rachel Schneerson, ha ricevuto diversi premi, fra cui il Lasker, ma non gli hanno portato guadagni. «Pensavamo, forse sbagliando, che essendo sviluppato con soldi pubblici dovesse essere gratis per i pazienti - spiega -. Forse sbagliavamo, perché subito dopo qualcun altro fece una piccola modifica e brevettò il vaccino».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Dicembre 2019, 17:36
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