LEGGI ANCHE Cannabis per curarsi, le storie dietro una terapia che in Italia è tabù
Ciò indicherebbe, secondo i ricercatori, che le genti di quel tempo ne erano a conoscenza e che sapevano lavorare le diverse varietà di piante, selezionando quelle con più thc. Per capire se i bracieri avessero una specifica funzione rituale, gli studiosi hanno estratto del materiale organico dai frammenti di legno e pietre bruciate, analizzandoli con la spettrografia di massa.
Con grande sorpresa i risultati hanno mostrato la miscela esatta della cannabis, con un'alta quantità di tetracannabinolo. Probabilmente, ipotizzano i ricercatori veniva fumata durante le cerimonie di sepoltura, forse per comunicare con le divinità o il defunto.
«Questi risultati corroborano l'ipotesi che le piante di cannabis siano state prima usate per le loro sostanze psicoattive nelle regioni montuose dell'Asia centrale orientale, e da lì si siano poi diffuse nelle altre regioni del mondo», commenta Boivin. La regione in cui sono stati trovati, quella del Pamir, oggi così remota, a quel tempo si trovava lungo la prima Via della Seta. Secondo l'archebotanico Robert Spengler, le rotte di scambio della Via della Seta hanno funzionato come i raggi di una ruota di bicicletta, dove al centro del mondo c'era l'Asia centrale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Giugno 2019, 20:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA