Da oggi i medici di base di Roma, in stretto collegamento con l’ospedale Spallanzani, avranno a disposizione un nuovo protocollo sanitario per curare in casa le persone affette da Covid-19 con sintomi lievi o moderati quali, ad esempio, febbre, mal di testa, dispnea, tosse, dolori muscolari e diarrea.
La molecola
La molecola del nuovo trattamento farmacologico è il raloxifene, comunemente utilizzata per il trattamento dell’osteoporosi nelle donne dopo la menopausa. Per individuare questa molecola come la più efficace nell’inibire la replicazione del virus, si è persino fatto ricorso all’intelligenza artificiale e a un sistema di supercalcolo basato su una “biblioteca chimica” di 500 miliardi di molecole e in grado di valutarne più di tre milioni al secondo.
Obiettivo dello studio, che potrà coinvolgere fino a 450 pazienti, quello di tenere sotto controllo il virus ma soprattutto di riuscire a farlo a casa e non appesantendo le strutture sanitarie.
Lo studio clinico è promosso dal consorzio pubblico-privato Exscalate4Cov nell’ambito di un progetto finanziato dalla Commissione europea ed autorizzato da Aifa lo scorso ottobre. Il file del brevetto per l’utilizzo del raloxifene per il trattamento di persone affette da Covid19 è stato depositato il 6 maggio dello scorso anno da Dompé farmaceutici, Fraunhofer Insititute e Università di Lovanio per promuovere l’accesso universale alle cure che ne potranno derivare, così come definito dalle linee guida del consorzio stesso. Mentre l’Italia fatica, e non poco, al reperimento e alla distribuzione delle dosi di vaccino, il nuovo protocollo in telemedicina per trattare in casa chi è stato colpito dal virus potrà contribuire a evitare ulteriori sovraccarichi ospedalieri.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Settembre 2021, 10:13
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