Tornano le code nei centri vaccinali. Ed è una buona notizia. Significa che si sta consolidando la coscienza che è necessario rafforzare la protezione contro il Covid a sei mesi dalla seconda dose. «Contano due elementi: con il passare dei giorni, aumenta la platea per la terza dose, vale a dire tutti gli over 60 che sono stati immunizzati da più di 180 giorni; inoltre, i cittadini vedono l’incremento dei casi, in Italia e negli altri Paesi europei, comprendono che la pandemia non è ancora terminata ed è meglio proteggersi» spiega il dottor Valerio Mogini, coordinatore per la Croce rossa di quattro grandi centri vaccinali a Roma dove, quando la campagna di immunizzazione era ai picchi, si sono effettuate anche 10mila iniezioni al giorno.
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Scenario
Due numeri spiegano bene come mai ieri, in alcuni hub, c’erano attese anche di mezz’ora grazie al rinnovato forte afflusso. Nelle ultime 24 ore in Italia ci sono stati 68 decessi, quasi il doppio del giorno prima (anche se 13 di questi sono riferiti alle settimane precedenti e comunicati in ritardo da Campania e Sicilia). Siamo lontani dai picchi di 600-700 vittime al giorno del novembre 2020, ma comunque è un segnale che preoccupa perché in linea con quanto succedeva due mesi fa. Altro dato: i ricoveri, in un giorno, sono aumentati di 80 unità (se si conta anche lunedì, in 48 ore +244), siamo arrivati a 3.857 (di cui 421 in terapia intensiva). Un numero molto preoccupante: in un giorno ci sono stati 52 nuovi ricoveri in terapia intensiva, di cui 12 nel Lazio. Anche in questo caso: nulla di paragonabile a un anno fa, nell’era pre vaccini, quando negli ospedali italiani c’erano anche 38 mila pazienti Covid (dieci volte di più), ma è comunque un dato che pesa. E ieri da Napoli una terribile notizia: un bambino di 11 anni, contagiato dal coronavirus, è stato ricoverato in Terapia intensiva all’ospedale Santobono ed è in pericolo di vita.
Incognite
Osserva il dottor Enrico Di Rosa, dirigente dell’Asl Roma 1: «Oggettivamente nell’ultima settimana abbiamo avuto un forte afflusso ai centri vaccinali. E speriamo che aumenti, perché la protezione con le terze dosi è fondamentale, non c’è tempo da perdere». Secondo gli esperti convincere a ricevere il richiamo chi si è già vaccinato non sarà particolarmente difficile, siamo di fronte a persone che hanno già avuto fiducia in questo strumento.
Rabbia
Veneto e Lombardia hanno il record di nuovi contagi (sopra quota 800), ma se si considera il numero di abitanti allora è il Friuli-Venezia Giulia il vero grande malato: 287 nuove infezioni con un ottavo della popolazione della Lombardia. In altri termini: se la Lombardia avesse la stessa incidenza del Friuli-Venezia Giulia, conterebbe oltre 2.000 contagi in un giorno. A Trieste il focolaio legato alle proteste No pass e No vax ha raggiunto quota 200, in ospedale sono stati attivati nuovi posti letto e sospesi gli interventi chirurgi. Il giornale on line “Triesteprima” riporta lo sfogo dei primari dell’ospedale giuliano, infuriati per l’incoscienza dei manifestanti e dei No vax. «A chi aspetta da due anni l’intervento che ora viene riprogrammato chissà quando dirò di rivolgersi a Puzzer» dice infuriato il dottor Nicolò De Manzini, primario del reparto di Chirurgia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Novembre 2021, 08:36
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