Coronavirus, a Roma chiude Sonia, storico ristorante cinese. «Facciamo una pausa, abbiamo paura»
Sonia avrebbe pure tenuto aperto, ma camerieri e cuochi le hanno fatto sapere di voler lasciare cucine e tavoli di via Principe Amedeo. C’è chi preferisce il ritorno in Cina, con tanto di quarantena all’orizzonte, piuttosto che restare in Italia. «Ho provato a tranquillizzarli, ma le loro famiglie sono molto preoccupate. Vogliono vederli tornare. Addirittura credono che Roma non sia sicura. Fino a qualche giorno fa pensavano che il virus fosse lontano, solo al Nord, a Milano, in Veneto. Ora hanno saputo di qualche caso anche a Roma. È stata l’ultima goccia, ho visto il panico. I cuochi sono venuti da me l’altra sera: non vogliamo un euro, mi hanno detto, ma ce ne andiamo. Torniamo in Cina. Anche in altri negozi stanno andando via i commessi. Alcuni hanno già comprato i biglietti, faranno 14 giorni di quarantena, a casa. Io non posso certo obbligarli a restare, anche perché non ci sarebbe modo. Quindi chiudo». Fino al 30 aprile. «Ho sentito cosa dicono i medici, in tv: col caldo questo virus dovrebbe andarsene. Speriamo in quello, allora, nel caldo. E nei dottori».
Lei, Sonia, assicura che resterà al solito posto.
Con la saracinesca a mezz’asta, ma lì. Via Principe Eugenio, civico 82. «Parlerò con i clienti che si affacceranno, spiegherò loro la situazione». Farà anche qualche lavoro nel locale, come ha scritto sulla sua pagina di Instagram, dove ha 10mila seguaci, tra una foto con la Raggi a tavola, scattata l’8 febbraio durante la visita della sindaca, e una con i rappresentanti del Pd Roma, di qualche giorno prima, il 6. «Approfitterò di questa chiusura per rendere il locale più bello e accogliente. Io rimarrò al ristorante; a chi mi verrà a trovare sarò lieta di offrire il mio tè».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Marzo 2020, 10:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA